“Sant’Egidio multietnico e multireligioso – Incontriamoci per conoscerci meglio”: è questo il titolo di una iniziativa di dialogo e condivisione tra persone di diverse fedi e culture di Sant’Egidio alla Vibrata organizzato dalla comunità di Sant’Egidio Abate e giunto ormai alla quinta edizione. L’evento, che si terrà questa sera alle ore 21.15, presso piazza Europa, in Sant’Egidio alla Vibrata, avrà come tema di riferimento “Il misericordioso”, appellativo riservato a Dio, e nell’occasione verrà eseguita la lettura in italiano e in arabo di preghiere e brani riguardanti il nome di Dio e tratti dalla Bibbia e dal Corano. L’incontro, moderato da Valeria Veramonti, vedrà la la presenza di quattro ospiti che negli anni si sono adoperati per costruire ponti di pace: l’arcivescovo delle diocesi del Piceno, mons. Gianpiero Palmieri, vicepresidente della Cei; l’imam Mustapha Batzami, guida spirituale della prima comunità musulmana d’Abruzzo e del Centro di cultura islamica di Teramo; don Luigino Scarponi, parroco della comunità Sant’Egidio Abate ed “operaio della prima ora” nel sostenere questi incontri di dialogo e confronto; Nazzareno Quinzi, referente delle comunità religiose presso la Prefettura di Ascoli Piceno e fondatore dell’Università per la Pace presso la Regione Marche. Sarà inoltre presente il sindaco del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, Annunzio Amatucci. Questo incontro – dice don Luigino Scarponi – “nasce dalla convinzione profonda che la conoscenza reciproca e il confronto sereno siano strumenti fondamentali per abbattere muri, superare stereotipi e costruire un tessuto sociale più unito e rispettoso. Il dialogo interreligioso non mira a mescolare le dottrine o a rinnegare le proprie convinzioni, bensì a comprendere le prospettive degli altri, ad imparare gli uni dagli altri e a scoprire punti di convergenza. È un’opportunità per ascoltare e riflettere, un’occasione unica di crescita per la nostra comunità. Solo così si costruiscono quelle relazioni sane tra individui e comunità, che, come ha più volte sottolineato Papa Francesco e continua a ribadire Papa Leone XIV, sono una condizione necessaria per costruire la pace nel mondo”.