Anche Londra e il Regno Unito, dove esiste per lui un culto diffuso e radicato, soprattutto tra i giovani, ricorderà Carlo Acutis in occasione della sua canonizzazione che avverrà domenica 7 settembre in piazza San Pietro. Qualche giorno dopo, sabato 13 settembre, il cardinale Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, celebrerà una messa di ringraziamento a Dio per il nuovo santo nella chiesa londinese di Nostra Signora dei dolori, sulla Fulham road, a Chelsea, dove Carlo fu battezzato il 18 maggio 1991. Carlo era nato nella “Portland Clinic”, a due passi da Oxford Circus, nel centro di Londra, il 3 maggio 1991 perché i genitori che, quattro mesi dopo sarebbero rientrati a Milano, si trovavano a Londra per motivi di lavoro. A ricordarlo, in una riflessione diffusa dall’ufficio stampa della Conferenza episcopale inglese, è il vescovo Nicholas Hudson, molto devoto a Carlo, che concelebrerà durante la messa per la sua canonizzazione a Roma. “Sappiamo che Carlo sapeva, fin da piccolo, che non avrebbe vissuto a lungo”, scrive il vescovo Hudson. “E non aveva dubbi che avrebbe raggiunto Gesù perché era convinto che la morte è solo l’inizio di una nuova vita. Non si faceva illusioni rispetto alla sofferenza. Il giorno in cui fu ricoverato disse a sua mamma che sapeva che non sarebbe uscito vivo dall’ospedale e, prima di morire, aggiunse: ‘Il Golgota è per tutti. Nessuno sfugge alla croce’. Scelse di offrire le sue sofferenze e la sua morte per Gesù, per la Chiesa e per Papa Benedetto”.