“La bellezza della nostra storia come agostiniani è che continua a svilupparsi. Non c’è un capitolo finale, nessun epilogo: possiamo sempre aggiungere nuove pagine”. Lo ha detto padre Joseph L. Farrell, assistente generale e presidente del Capitolo generale ordinario dell’Ordine di sant’Agostino, intervenendo ieri durante le giornate di discernimento a Roma. Ai religiosi riuniti per l’elezione del nuovo priore generale e del suo consiglio, ha ricordato che “da sei anni a oggi abbiamo accolto nuovi membri, pianto fratelli defunti, aperto comunità e concluso ministeri. Abbiamo risposto con generosità alle tragedie di guerre, carestie e disastri naturali”. Farrell ha citato la rapida evoluzione tecnologica e l’intelligenza artificiale come “una sfida da affrontare con prudenza, per tutelare la dignità della persona”. Il presidente ha poi richiamato il Giubileo della speranza, ricordando le parole di san Paolo: “La speranza non delude”. E ha affermato: “Agostino ci insegna che per andare verso Dio bisogna tornare al cuore. Solo nella carità Dio ha volto, mani e piedi”. Citando sant’Agostino, ha concluso: “L’amore ha mani che si tendono ai poveri, piedi che portano in chiesa, occhi che guardano i bisognosi. Beato chi considera il povero e il misero”. Il Capitolo, ha aggiunto, “è un’occasione per riscoprire la nostra vocazione a vivere la comunione come corpo di Cristo e a cercare il bene comune come via alla salvezza”.