“Oggi a Parigi si è tenuta la riunione della Coalizione dei volenterosi. Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Ed è stato un incontro cruciale, perché sappiamo tutti che la posta in gioco è il futuro e la sicurezza dell’intero continente”. È la dichiarazione rilasciata da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, al termine della riunione tenutasi a Parigi, presenti i leader europei, che poi hanno sentito al telefono il Presidente Usa Trump. “Oggi c’è stata determinazione, ma anche risultati concreti. I leader hanno approvato il lavoro dei loro capi di stato maggiore e dei ministri della difesa – sottolinea Von der Leyen –. Saremo implacabili nei nostri sforzi per mantenere l’Ucraina forte, l’Europa sicura e raggiungere la pace”. Aggiunge: “La prima e più solida linea di garanzie di sicurezza è rappresentata da forze armate ucraine forti e senza restrizioni. Dobbiamo trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio, indigesto per gli aggressori presenti e futuri”, azzarda la politica tedesca. “Ciò significa forze armate permanenti, forti, ben equipaggiate e moderne. Le nostre industrie della difesa stanno accelerando la cooperazione per raggiungere questo obiettivo. L’Europa continuerà ad addestrare i soldati ucraini. Quasi 90.000 militari sono già stati addestrati. E ci siamo impegnati a fare di più”.
“Il secondo livello della garanzia di sicurezza è costituito dalle ‘forze di rassicurazione’, che includono il supporto degli Stati Uniti. Oggi, 26 Paesi si sono impegnati a costituire tale forza di rassicurazione, nel contesto di un cessate il fuoco o di un accordo di pace”. Questo è uno degli aspetti più rilevanti della riunione, sottolineato anche da diversi altri leader presenti a Parigi. “26 Paesi disposti a schierare forze terrestri, aeree o marittime. Ciò dovrebbe contribuire a garantire una pace duratura e a scoraggiare future aggressioni”. Inoltre, “la terza garanzia di sicurezza è una difesa europea forte e credibile. Abbiamo bisogno di un’impennata degli investimenti nella difesa.
Pertanto, è una buona notizia che Safe, il nostro fondo per la difesa da 150 miliardi di euro, sia interamente sottoscritto con la partecipazione di 19 Stati membri. La maggior parte di loro investirà non solo nelle proprie basi industriali di difesa, ma anche in quelle dell’Ucraina. Questo creerà posti di lavoro in Europa.
“Il mio ultimo punto riguarda la fine dello spargimento di sangue. Le nostre sanzioni sono un forte incentivo per la Russia a lasciare il campo di battaglia e a sedersi al tavolo dei negoziati. Vogliamo la pace per l’Ucraina”.