Salute, ambiente, lavoro: mons. Perego (Ferrara), l’ambiente – tema che “unisce creato, persone, luoghi di vita” – oggi soffre

“Il tema dell’ambiente – che unisce creato, persone, luoghi di vita – vede il nostro territorio caratterizzato da una parte nella città da insediamenti industriali storici e dall’altro nelle aree interne – sempre più spopolate – da campi coltivati e frutteti, oasi naturali del Delta fino al litorale del mare Adriatico”. Lo ha detto questo pomeriggio l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, portando il saluto, al convegno “‘Tutto è connesso’ – Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro” organizzato da alcuni Uffici della Cei a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica “Laudato si’” all’interno di “RemtechExpo” di Ferrara. “Realtà diverse, segnate – ha detto il presule ferrarese – da un intenso lavoro industriale, agricolo e dalla pesca, che apparentemente cresce, ma risente dei salari troppo bassi, del lavoro discontinuo, talora segnato da sfruttamento e di una crisi abitativa: mali che, secondo i dati Istat del 2024 segnano tutto il nostro Paese”.  Per mons. Perego anche “il nostro ambiente soffre: per un polo chimico che dà certamente lavoro, anche se molto meno dei decenni precedenti, ma che non possiamo negare ha un impatto – anche se sempre minore grazie agli strumenti di depurazione e di bonifica – sull’ambiente e sulla salute delle persone, come testimoniano i dati ambientali e sanitari; una coltivazione agricola, con frutteti e cereali, sempre più aperta alla monocoltura del latifondo non indenne dall’uso largo di concimi e pesticidi che nuocciono alla salute umana, animale e alla biodiversità; un inquinamento del Po e del litorale del mare Adriatico, dovuto a vecchi impianti e insufficienti di depurazione per il turismo di massa che interessa 2 milioni di persone a stagione”. Per mons. Perego “non possiamo, poi, dimenticare”, che i dati del Rapporto annuale di Caritas Italiana del 2024 ricordano che “il rischio povertà crescente in Italia sta portando giovani famiglie, anziani alla rinuncia alle cure per motivi economici: un problema che chiede di affrontare strutturalmente il tema dell’accesso alle cure. Mali comuni in città e territori del nostro Paese che in questi anni sono stati affrontati con progetti e sperimentazioni di eccellenza nel nostro territorio”.  L’arcivescovo ringrazia Remtech, che ha “il merito di essere l’unico Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori, per aver organizzato questo Convegno importante nel nostro territorio, ma anche per il nostro territorio e per il Paese, sollecitando una responsabilità ambientale diffusa, ma anche una rinnovata cittadinanza attiva per la salvaguardia dei territori e la tutela di alcuni diritti fondamentali come il lavoro e la salute”.

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