Prende il via a Tallinn, in Estonia, l’anno catechetico per i bambini, attraverso la scuola domenicale. Per questo il vescovo Philippe Jourdan ha scritto una lunga lettera per incoraggiare la partecipazione. “Può rendere la vita un po’ più complicata, ma è probabilmente il miglior investimento che possiate fare nei vostri figli, affinché crescano come cristiani e cattolici”, scrive il vescovo ai genitori. Importante però è la corresponsabilità e il sostegno affinché i figli ricevano un messaggio coerente in parrocchia come a casa. Se cruciale è il ruolo dell’insegnante, è però molto importante che i bambini si conoscano tra loro perché “niente incoraggia di più a vivere una vita cristiana che sapere che qualcuno della tua età vive anche una vita religiosa”. Il vescovo poi ricorda un episodio della sua infanzia, quando, a settembre, la suora che si occupava della scuola domenicale e la direttrice della scuola sportiva andavano di casa in casa a invitare i bambini. E racconta: “Se avessimo potuto scegliere, avremmo preferito la scuola sportiva, ma mia madre la pensava diversamente e poiché la parola di nostra madre era più potente della nostra, finimmo per andare alla scuola domenicale”. La morale: sebbene anche lo sport sia molto importante “ci sono delle priorità nella vita; spiegate ai vostri figli cosa è veramente importante”. Nella lettera mons. Jourdan invita anche ad affidare il lavoro della scuola domenicale all’intercessione del nuovo beato Edoardo Profittlich e ricorda il giovane Carlo Acutis. La scuola domenicale, conclude il vescovo, “non è solo il nostro futuro, ma forse è la parte più preziosa e importante nella Chiesa”.