Nonostante le grandi difficoltà dovute alle condizioni di insicurezza della città di Goma e, più in generale, di tutta la regione del Nord Kivu, nella R. D. Congo, proseguono regolarmente le attività di Aibi Amici dei Bambini nell’ambito del progetto “Dal nostro cuore a quello dell’Africa”, finanziato dalla Regione Puglia.
L’obiettivo del progetto è duplice, spiega l’Aibi: “Da una parte, migliorare le condizioni di vita delle bambine e dei bambini abbandonati o provenienti da famiglie in grave difficoltà; dall’altra, aumentare la consapevolezza della società civile della Puglia nei confronti del fenomeno dei minori abbandonati e del loro diritto a crescere in famiglia”.
Pur in un contesto molto difficile, “l’attività di acquisto periodico degli alimenti prosegue, grazie alle modalità collaudate da Aibi in anni di presenza sul territorio che permettono, anche nei periodi più gravi di crisi, di garantire il supporto alimentare dei bambini, assicurando i pasti giornalieri principali e integrandoli con elementi nutrizionali attualmente carenti (proteine animali, vitamine, ecc.), così da favorire lo sviluppo fisico e cognitivo”.
I risultati sono tangibili: “Tutti i 260 bambini seguiti (85 accolti presso il centro Fed, 37 accolti presso Sodas e 138 che vivono in famiglia) non presentano problematiche sanitarie, eccetto le normali patologie come tosse, eruzioni cutanee, mal di testa e febbri leggere”.
Accanto al supporto alimentare, “viene garantita anche un’azione di prevenzione della salute con la fornitura regolare di kit medici e igienici (contenenti prodotti per l’igiene del corpo, l’igiene dei servizi igienici, prodotti per la lotta contro i parassiti e la derattizzazione, potabilizzazione dell’acqua, igiene intima con attenzione particolare alle giovani ragazze, medicinali)”.
Questo ha permesso di registrare, durante l’estate, “solo 4 casi per i quali si è reso necessario un consulto medico. Un enorme passo avanti, se paragonati ai 100 casi mensili che si registravano negli anni precedenti”.
Un’altra peculiarità del progetto è “l’accantonamento di un fondo dedicato a visite e cure specialistiche e la fornitura di medicinali su prescrizione medica”. Ci sono alcuni bambini, infatti, i cui casi particolari richiedono un monitoraggio medico costante e cure regolari: “Un caso di congiuntivite che dura da alcuni mesi è in buona evoluzione; un bambino che richiede una correzione chirurgica alle ginocchia attende l’arrivo dell’ortopedico per le visite di preparazione all’operazione, due casi di problemi psichiatrici, in cura da tempo, stanno evidenziando risultati positivi”.