Leone XIV: udienza, “nel Sabato Santo si compie il mistero più profondo della vita cristiana”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il Figlio di Dio giace nel sepolcro. Ma questa sua assenza non è un vuoto: è attesa, pienezza trattenuta, promessa custodita nel buio”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al mistero del Sabato Santo. “È il giorno del grande silenzio, in cui il cielo sembra muto e la terra immobile, ma è proprio lì che si compie il mistero più profondo della fede cristiana”, ha spiegato Leone XIV: “È un silenzio gravido di senso, come il grembo di una madre che custodisce il figlio non ancora nato, ma già vivo. Il corpo di Gesù, calato dalla croce, viene fasciato con cura, come si fa con ciò che è prezioso. L’evangelista Giovanni ci dice che fu sepolto in un giardino, dentro un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Nulla è lasciato al caso”. Quel giardino, per Leone, “richiama l’Eden perduto, il luogo in cui Dio e l’uomo erano uniti. E quel sepolcro mai usato parla di qualcosa che deve ancora accadere: è una soglia, non un termine. All’inizio della creazione Dio aveva piantato un giardino, ora anche la nuova creazione prende avvio in un giardino: con una tomba chiusa che, presto, si aprirà”.

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