“Purtroppo alcuni dei nostri giovani, molti dei nostri giovani, non potranno essere presenti a Roma in questa circostanza a causa della situazione politica che non permette loro di raggiungervi. Ma tutti preghiamo che nel 2033 il mondo sarà diverso, sarà pacificato e che tutti, da Oriente a Occidente, possono giungere con gioia e con libertà a Gerusalemme”. Lo ha detto il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, intervenendo collegato da Gerusalemme ad una conferenza stampa in Vaticano per presentare un’iniziativa dei giovani che prenderà il via a Roma in agosto – nell’ambito del Giubileo dei giovani – e proseguirà poi a Santiago nel 2027 e a Gerusalemme nel 2033, nell’anno del bimillenario della redenzione di Cristo. Nel salutare l’iniziativa di lanciare da Roma un Manifesto dei Giovani Cristiani d’Europa, il card. Pizzaballa ha detto: “Noi giovani e adulti di questa piccola chiesa di Terra Santa, oggi più che mai, abbiamo bisogno della vostra testimonianza e della vostra vicinanza nella fede. Ci dà tanta speranza sapere che avete deciso di fare una dichiarazione a Roma, a Santa Maria Trastevere, proprio nel giorno precedente il Giubileo dei giovani nella quale annunciate il progetto di un itinerario di evangelizzazione che, partendo da Roma e passando per Santiago, si concluderà a Gerusalemme nel 2033, nell’Anno Santo della Redenzione. Condivido con voi questo bellissimo sogno. E so che anche i giovani della nostra chiesa di Terra Santa, presenti in Giordania, in Palestina, in Israele, a Cipro, desiderano essere anch’essi parte con voi di questo bellissimo progetto e di questo cammino di evangelizzazione. Spero che questo progetto possa essere un piccolo tassello nella costruzione del comune desiderio di porte aperte sui popoli e di un mondo pacificato, il primo dono del Risorto ai discepoli riuniti nel cenacolo”. Il patriarca ha concluso invitando i giovani a “portare con la propria vita, con passione e con gioia a tutti la testimonianza del Gesù Risorto di cui il mondo oggi è assetato”.