“Dal 2005 sogno una farmacia che accompagni il paziente, lo ascolti, lo aiuti. Vogliamo continuare a rendere il farmacista protagonista della sanità di domani”.

(Foto Fofi/SIR)
Lo dice in un’intervista al Sir Andrea Mandelli (nella foto), presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), confermato lo scorso febbraio per il quadriennio 2025-2029, mentre sono in corso in tutto il Paese mobilitazioni e proteste per il rinnovo del contratto. La Federazione, precisa, “ha un ruolo istituzionale e un potere sanzionatorio”; pertanto “non può e non deve svolgere in alcun modo ruoli di rappresentanza sindacale”. Tuttavia “il rafforzamento e la valorizzazione del patrimonio di competenze dei farmacisti, da sempre al centro della politica federale, sono stati il volano dello sviluppo professionale realizzato in questi anni e oggi rappresentano un importante strumento nelle mani dei colleghi al tavolo delle trattative”. Oggi, spiega Mandelli, il farmacista è “molto più di un dispensatore di farmaci. È diventato un punto di riferimento affidabile per i cittadini, in particolare in una società che invecchia e che vede aumentare le fragilità. Dopo l’esperienza del Covid, ha dimostrato la sua capacità di essere protagonista nella rete dell’assistenza territoriale, lavorando in sinergia con medici di medicina generale, ospedali e istituzioni”. La “farmacia dei servizi” ha rappresentato una svolta decisiva. “Abbiamo compiuto passi enormi – sottolinea il presidente Fofi -: oggi in farmacia si eseguono elettrocardiogrammi, Holter pressori e cardiaci, e persino esami del sangue grazie al prelievo capillare e a strumentazioni diagnostiche all’avanguardia. Siamo impegnati nelle vaccinazioni – non solo per Covid-19 e influenza – ma anche per lo pneumococco e l’herpes zoster. Stiamo ragionando sull’antitetanica e sul potenziamento di quella per l’Hpv, molto importante per i giovani”. Un importante ruolo di prevenzione perché “la prevenzione è la chiave per rendere sostenibile il Servizio sanitario nazionale. Offrire vaccinazioni in farmacia – conclude Mandelli – significa raggiungere le persone là dove vivono, senza attese, con accessibilità e fiducia”.