Sant’Antonio da Padova: Basilica del Santo, ieri la celebrazione dedicata ai migranti

(Foto Basilica del Santo)

Musiche, canti e colori hanno animato la celebrazione dedicata ai migranti, ieri nella Basilica del Santo a Padova, in occasione della Tredicina di Sant’Antonio. La messa è stata presieduta da don Gianromano Gnesotto, responsabile dell’Ufficio diocesano Migrantes di Padova.
“Sant’ Antonio con la sua lingua benedetta ha saputo parlare il linguaggio del cuore, della fraternità, della giustizia, della dignità propria di ogni persona – ha detto don Gnesotto, nell’omelia –. Un linguaggio universale che va donato con generosità e costanza a piene mani come il buon seme che non giudica il terreno dove viene seminato. Questo ha fatto Sant’Antonio che a tutti ha donato la parola del Vangelo, per il bene del mondo. Ha predicato ai sordi, com’era il tiranno Ezzelino; ai muti, com’erano i pesci; ai ciechi, com’erano i governatori dell’epoca; agli storpi, com’era la povera gente sottomessa al potere di pochi”. Di qui l’invito di don Gnesotto: “Sull’esempio di Sant’Antonio, nutriamo la profonda convinzione che non si possa separare la fede dalla difesa della dignità umana; l’evangelizzazione dalla promozione umana; la spiritualità dall’impegno per la dignità di tutti. Per l’intercessione di Sant’ Antonio, chiediamo che si faccia sempre più strada questo ideale di un mondo riconciliato e fraterno”.
Durante la liturgia, animata da canti diversi e da danze, la preghiera del Padre Nostro è stata recitata contemporaneamente in tutte le lingue.

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