Il Giubileo dei movimenti e delle comunità ecclesiali si è svolto anche a Mosca. Comunione e liberazione, Cammino neocatecumenale, Comunità di Sant’Egidio, Schoenstatt, Verbum Dei, Madri in preghiera, terziari degli ordini domenicano e francescano, membri dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio da Padova, gruppo di preghiera del Preziosissimo Sangue di Cristo, vergini consacrate, Centro giovanile dell’arcidiocesi e comunità giovanile della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo: i rappresentanti di tutte queste realtà ecclesiali si sono ritrovati nella cattedrale della capitale russa, la vigilia di Pentecoste, per celebrare il loro Giubileo con una messa nella cattedrale di Mosca, e poi seguire in diretta la veglia di Pentecoste da Roma. “I carismi, i doni dello Spirito Santo, sono donati per rinnovare la testimonianza della Chiesa nel mondo moderno, attraendo molte persone e dando nuovo impulso alla Parola di Dio che risuona tra noi e trova la sua espressione nella vita umana, nel lavoro umano, nel servizio umano”, ha detto il vicario generale, don Kirill Gorbunov, nell’omelia. Dopo aver sottolineato la ricchezza di queste espressioni per la vita della Chiesa, don Gorbunov ha incoraggiato movimenti, associazioni e comunità a “non cedere mai alla tentazione di vedere la risposta alle domande più importanti nel loro leader, ma tornino sempre a Cristo, che è al centro, lui è il punto di riferimento principale, il faro e il principio fondamentale dell’esistenza di tutti i movimenti, associazioni e comunità che esistono oggi nella Chiesa”. In un videosaluto l’arcivescovo Paolo Pezzi ha chiesto di “continuare la vostra missione e di non aver paura di essere ciò che il Signore stesso vi ha creato e chiamato a essere”.