Nel 2024 sono state 101.000 le persone costrette ad abbandonare le proprie case per sfuggire all’insicurezza, in Ecuador. Lo rivela il Rapporto globale sugli sfollati interni del Consiglio norvegese per i rifugiati, pubblicato nei giorni scorsi, secondo il quale l’Ecuador è la terza nazione con il maggior numero di sfollati interni di tutta l’America Latina, superata solo da Haiti con 889.000 e dalla Colombia con 388.000. Una situazione di violenza che ha, come effetto, quello della chiusura di numerose scuole.
Secondo il Consiglio norvegese per i rifugiati, la metà delle persone intervistate ha dichiarato che tutta la sua famiglia era fuggita, “riflettendo la portata dell’insicurezza nelle comunità colpite. I gruppi criminali hanno intensificato le loro attività negli ultimi anni, in particolare nelle vicinanze della capitale, Quito, e a Esmeraldas, Manabí, El Oro e Guayas”. Un dato destinato ad aumentare: solo tra gennaio e aprile 2025, l’Ecuador ha registrato 3.094 omicidi intenzionali, con un aumento del 58% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre appare ormai chiaro che l’azione delle autorità contro i gruppi armati che gestiscono il narcotraffico è priva di effetti.