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Regno Unito: vescovi inglesi, preoccupazione per emendamento che di fatto depenalizza aborto oltre le 24 settimane

“Il Parlamento di Westminster ha approvato un emendamento alla legislazione sull’ordine pubblico che, di fatto, depenalizza l’aborto oltre il termine massimo delle 24 settimane consentito dalla legge. Donne che interromperanno la gravidanza oltre questo limite di tempo, in qualunque momento, fino e anche durante la gravidanza, non saranno indagate e condannate. Siamo profondamente spaventati da questa decisione perché proviamo compassione per le donne e i bambini non nati”. Con queste parole il vescovo John Sherrington, responsabile del settore vita per la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha commentato la decisione del Parlamento di Westminster che, ieri, ha votato, con una maggioranza di 379 voti a favore e 137 contrari per liberalizzare la legislazione sull’aborto. L’emendamento, proposto dalla deputata Tonia Antoniazzi, dopo che alcune donne erano state indagate e imprigionate per aver interrotto la gravidanza oltre il termine di 24 settimane consentite dalla legge, punta a proteggere da indagini e interrogatori le donne che abortiscono tardi. L’obbligo di rispettare il termine delle 24 settimane rimane per i medici. “Questa decisione danneggerà in modo grave le donne che aspettano un bambino che saranno più indifese, quando verranno obbligate ad abortire, e più esposte a manipolazioni”, ha detto ancora il vescovo Sherrington, “Diventerà anche più facile l’uso di pillole abortive per aborti tardivi e pericolosi fatti in casa e diminuiranno le donne che chiedono consiglio ai medici”.

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