Diocesi: mons. Maffeis (Perugia) ai partecipanti ai Grest, “non teniamo nel cassetto la vita, giochiamola con entusiasmo, con passione”

“Ieri Papa Leone XIV ha incontrato in Vaticano i vescovi italiani ed io, nel salutarlo, l’ho invitato a Perugia. Lui mi ha guardato con i suoi occhi buoni e con un sorriso come a dire: verrei volentieri, ma l’agenda è quella che è. Invece ci ha consegnato un messaggio rivolto ai vescovi, ai preti, a tutti voi animatori: ‘Non stancatevi di annunciare la freschezza del Vangelo ai più piccoli. Portate questa vita buona che nasce dall’incontro con il Signore Gesù, portate quell’entusiasmo, quella speranza che nasce dal vivere la vita come servizio, incontro, disponibilità agli altri’”. Così l’arcivescovo Ivan Maffeis nel salutare alcune migliaia di fanciulli e giovani animatori dei Grest (Gruppi estivi) degli oratori di Perugia-Città della Pieve convenuti oggi al Percorso Verde “Leonardo Cenci” a Pian di Massiano di Perugia, per la loro annuale Giornata diocesana di inizio delle attività oratoriali estive. Attività frequentate da circa 4.000 bambini seguiti da 1.200 giovani animatori formati dall’Anspi, l’Associazione nazionale San Paolo Italia che collabora con il mondo oratoriale fornendo sussidi e organizzando corsi di formazione. “Sono tornato da Roma con il cuore pieno di gioia – ha proseguito mons. Maffeis – e, entrando ieri sera nella chiesa parrocchiale di San Barnaba, non molto distante da questo accogliente polmone verde della città, l’ho trovata piena di gente che, invece, piangeva la morte di un ragazzo come voi, che pochi mesi fa avevo cresimato. Ho visto quanti giovani erano attorno a suo fratello, a sua sorella, ai suoi genitori… Anche per questo, ragazzi, ragazze, io vi invito ad amare la vita così bella, cosi fragile. Non teniamo nel cassetto la vita, giochiamola con entusiasmo, con passione. Ritroviamo nel Vangelo quell’esperienza cristiana, quella motivazione che ci fa davvero uscire dalle nostre paure, dai nostri timori, anche dalle nostre comodità che ci affaticano dal lasciarci incontrare gli altri. Questo è l’augurio che a nome di tutti i sacerdoti, ma anche a nome dei rappresentanti delle nostre Istituzioni civili, che ringrazio di essere oggi con noi, e a nome di tutti i vostri genitori mi permetto di dirvi: amate la vita così bella e così fragile”. E nell’impartire la benedizione all’inizio delle attività della giornata, mons. Maffeis ha detto: “Chiediamo al Signore che ciascuno di noi sia benedizione per le persone che incontra, che sappia costruire amicizia, perché sappia costruire affetto, perché sappia guardare a quanti ci vogliono bene e sono preoccupati unicamente che la nostra sia una vita riuscita, buona, piena”.

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