Inclusione: Inps, progetto di ascolto e sostegno rivolto a persone fragili. Coinvolti Anci, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa

Un impegno concreto per le persone in situazione di maggiore fragilità. Questo il senso del progetto “Inps in rete per l’inclusione”, presentato a Roma, che vede coinvolte Anci, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa. “L’Inps, da sempre impegnato a garantire diritti e servizi a tutti i cittadini, ha avviato un percorso di ascolto e sostegno rivolto in particolare a chi si trova in condizioni di grave disagio sociale, economico, lavorativo e abitativo”, viene spiegato in un comunicato.
All’evento di presentazione hanno partecipato il direttore generale dell’Inps, Valeria Vittimberga, il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, il vicedirettore di Caritas Italiana, Paolo Valente, l’amministratore delegato della Comunità di Sant’Egidio, Stefano Carmenati, il presidente nazionale della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro, il direttore centrale di Inclusione e sostegno alla famiglia e alla genitorialità dell’Inps, Rocco Lauria. Le conclusioni sono state affidate al presidente dell’Inps, Gabriele Fava. Durante l’evento Manuela Zambataro, direttore regionale di Marche Inps, e Silvio Di Gregorio, provveditore della Polizia penitenziaria regionale Emilia-Romagna – Marche, hanno presentato il primo protocollo per favorire l’inclusione e l’integrazione sociale dei detenuti, mentre Lella De Mare, dirigente dell’area Misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà dell’Inps, ha illustrato le caratteristiche del questionario “Inps in rete”.
Per Fava, “inclusione non è uno slogan, ma la bussola che deve guidare ogni nostra scelta. Inclusione delle nuove generazioni, dei lavoratori – che costituiscono il cuore pulsante della missione Inps – delle donne, degli anziani, dei più fragili, ma soprattutto di chi vive ai margini. Pensiamo a quante persone non sanno neppure di avere diritto a servizi o prestazioni. Con questo progetto, che si è consolidato ulteriormente con il nuovo accordo quadro approvato dal cda, attraverso la rete di associazioni e Comuni, andiamo incontro a chi non sa a chi rivolgersi, a chi si è smarrito, ai più deboli, alle donne vittime di violenza, alle persone emarginate da reinserire nel lavoro. Un welfare davvero inclusivo è la spina dorsale di una società giusta, sostenibile, umana”.
Vittimberga ha sottolineato che “raggiungere le persone che di tecnologico hanno poco e possono sentirsi addirittura disorientate dalla grande offerta di prestazioni dell’Inps è stato da principio l’ambizioso obiettivo di questo progetto. (…) Insieme all’Anci, alla Caritas, alla Croce Rossa e alla Comunità di Sant’Egidio abbiamo costruito una catena di solidarietà che oggi appare particolarmente significativa per la situazione internazionale che espone sempre di più al rischio povertà”. L’ultima frontiera di questo progetto mira a coinvolgere la popolazione carceraria in progetti di reinserimento nel mondo del lavoro.
“Guardando al futuro, le prospettive che immaginiamo sono principalmente tre”, ha detto Valente: “Consolidare la dimensione territoriale, rafforzando le sinergie locali e i tavoli permanenti di lavoro tra Inps, servizi sociali, Terzo settore e servizi per l’impiego. Rendere stabile il metodo di lavoro, facendo di queste prassi un modello ordinario di governance. Crescere culturalmente nella logica della prossimità istituzionale, in cui il cittadino non è chiamato a ‘inseguire’ l’amministrazione, ma trova un sistema pubblico capace di accompagnare, orientare e farsi carico in modo personalizzato delle sue vulnerabilità”.
Oggi, questa rete di solidarietà coinvolge oltre 56 accordi territoriali e ha permesso di raggiungere e supportare più di 5.400 persone nel 2024, con un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Sono state offerte consulenze personalizzate e prestazioni che favoriscono l’inclusione, come Reddito di libertà, Assegno di inclusione e Assegno unico universale. Il progetto si rivolge a molteplici categorie di persone fragili: senza fissa dimora, vittime di violenza di genere, persone in grave emarginazione e detenuti.

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