In occasione del Giubileo dello Sport, che si svolge il 14 e 15 giugno in varie città italiane e nel mondo, il Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana (Mei) contribuisce con una clip video che raccoglie alcune tra le storie più iconiche legate allo sport e all’emigrazione. La clip sarà visibile all’interno del percorso espositivo, nello spazio mostre temporanee al piano terra. Dai fondatori del Boca Juniors, del River Plate e del Peñarol, a Nino Borsari e Juan Manuel Fangio, un mini-documentario che attraversa il tempo, i continenti e le discipline sportive. Un lavoro che il Museo porta avanti da tempo e che si sta consolidando grazie ai numerosi protocolli d’intesa siglati con le principali realtà internazionali. Un progetto che sta posizionando il Mei come “vero e proprio hub sul tema sport ed emigrazione”, spiegano dal Museo. “Un grande lavoro che mettiamo a disposizione di tutti”, dichiara il presidente del Museo, Paolo Masini, aggiungendo che al materiale storico “stiamo abbinando l’attualità, come è nello spirito stesso del nostro Museo. Lo sport è da sempre veicolo di integrazione per i migranti, e questo lavoro lo conferma appieno. Un messaggio universale che il Giubileo ha voluto sottolineare con queste due giornate. Universale, proprio come il tema delle migrazioni”. Attraverso l’innovativo progetto nazionale Il Civico delle Radici – Percorsi di Sport, presentato di recente con la storia di Esteban Fortunati, socio n. 4 del River Plate, il Museo intende diffondere in maniera capillare questo grande patrimonio. Un percorso che, partendo dalla Liguria, sta coinvolgendo numerose regioni italiane, grazie anche al contributo e alla collaborazione di associazioni, comunità italiane all’estero e amministrazioni locali, attraverso itinerari culturali e turistici.