Colombia: Onu e Chiesa, appello a vivere il processo elettorale senza violenza e nel rispetto delle Istituzioni. Incontro tra il presidente Petro e il card. Rueda

L’ufficio del Difensore civico nazionale, con l’accompagnamento della Delegazione per le relazioni Chiesa-Stato della Conferenza episcopale e il sostegno dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani in Colombia, la Missione di sostegno al processo di pace in Colombia dell’Organizzazione degli Stati Americani e la Missione di verifica delle Nazioni Unite in Colombia, ha rivolto ieri un invito ufficiale ai partiti e ai movimenti politici, nonché ai comitati di registrazione delle candidature, a sottoscrivere degli impegni per lo svolgimento del processo elettorale, che sta per prendere il via nel Paese, con le candidature alle primarie.
Sono questi gli impegni che Difensore civico, Onu e Chiesa colombiana chiedono ai candidati: difendere il primato della vita, adottare una politica di non violenza, rispettare le istituzioni e le norme dell’ordinamento giuridico, difendere la democrazia, promuovere un linguaggio costruttivo ed eliminare la stigmatizzazione, garantire la diffusione di informazioni veritiere, accogliere il dialogo come impegno democratico, riconoscere il ruolo dei giovani, sostenere e rispettare le manifestazioni e le proteste pacifiche.
Nel frattempo, nella ricerca di canali istituzionali per superare la tensione in cui versa il Paese, dopo l’attentato contro il senatore e pre-candidato Miguel Uribe, la perdurante situazione di conflitto nel Catatumbo e i numerosi attentati degli ultimi giorni condotti nella parte occidentale del Paese da gruppi narcoterroristi, si è svolto, nella sede presidenziale di Casa de Nariño, un incontro tra il presidente Gustavo Petro e l’arcivescovo di Bogotá, il card. Luis José Rueda. Nel colloquio, rivelato da El Espectador e confermato dagli interessati, si è discusso delle necessità della Colombia di trovare ponti di comunicazione tra tutte le istituzioni. “È un appello al consenso, allo sforzo di ricostruire relazioni sociali di fiducia e di non rinunciare alla via del dialogo nonostante la tensione che si vive”, ha confermato al quotidiano il card. Rueda.

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