Cattolici e politica: p. Spadaro, “non avere paura di attraversare le rapide della storia”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Non dobbiamo avere paura di attraversare le rapide della storia. I cambiamenti del mondo attuale sono molto, forse troppo rapidi. Lo sviluppo è incessante. La rapidità, però, non è velocità. La rapidità rapisce, travolge. In tal senso la Chiesa deve farsi carico di affrontare questa rapidità. Deve essere un faro nelle onde della rapidità, non separarsi dal caos della vita, ma capire i tempi”. Lo ha affermato oggi, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, padre Antonio Spadaro, intervenendo all’incontro “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito”. Nel corso dell’evento sono stati affrontati i risultati la ricerca condotta dal Censis su “Il lavoro dello spirito e la responsabilità del pensiero cattolico”. “Dobbiamo buttarci dentro ai nostri tempi – ha detto p. Spadaro –, avventurarci a largo e guidare la nave nelle avversità attuali. Va bene parlare della saggezza della chiesa ma non dobbiamo dimenticarci dell’istinto, che fondendosi con la memoria genera l’intuito. Solo l’intuito ci fa capire quello che succede e ci dà un’azione contemplativa. Questo devono essere i cattolici: contemplativi nell’azione”.

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Presente all’incontro anche Giuseppe De Rita, che ha richiamato la necessità di “partecipare alla creazione del soprannaturale, elevando sé stessi e gli altri, partendo dalla soggettività”. “Una soggettività – ha precisato – che non è un elemento soltanto di disgregazione, ma una base per il lavoro dello spirito. Il nostro sé lavora nello spirito, che è l’energia che ci mette in relazione con gli altri”.

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