La XXII Settimana sociale della diocesi di Vittorio Veneto quest’anno affronta il tema della fraternità, così come lo ha indicato Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli Tutti” (2020). La scelta di questa prospettiva è stata motivata dal desiderio di cogliere diverse istanze. Da un lato, infatti, sembra necessario dare continuità agli stimoli offerti dalla 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, svoltasi a Trieste nel luglio dello scorso anno, che ha cercato di andare “Al cuore della democrazia” e di cogliere le sfide della partecipazione (politica e non solo) nella nostra società attuale. Dall’altro lato, uno dei maggiori limiti che segna la realtà – sia locale che internazionale – è quello della frammentazione, per cui rischiano di prevalere interessi di parte, venendo progressivamente sempre meno il senso di solidarietà e di comunità.
Il richiamo alla speranza di Papa Francesco, che può assumere concretezza anche nelle forme della solidarietà sociale, aiuta a sintonizzarsi sull’Anno giubilare come “pellegrini di speranza”. Da queste premesse, la scelta del titolo della Settimana sociale 2025: “Insieme. Una comunità che educa e si prende cura”.
Dopo il primo appuntamento, intitolato “La bellezza della fraternità: ricostruire la comunità alla luce di Fratelli Tutti”, con mons. Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, e Lucia Fronza Crepaz, della Scuola di preparazione sociale di Trento, i prossimi due appuntamenti porteranno l’attenzione sull’aspetto educativo e sulla realtà della scuola, anche alla luce di quelle che sono state le sollecitazioni di don Lorenzo Milani, e sul valore del “prendersi cura” come riverbero fondamentale della fede cristiana in relazione ai valori della Dottrina sociale della Chiesa. Il primo dei due nuovi appuntamenti è stasera, alle ore 18.30, a Pieve di Soligo (duomo), con una messa in memoria del beato Giuseppe Toniolo, presieduta da mons. Martino Zagonel, amministratore diocesano. Alle ore 20.30, sempre a Pieve di Soligo, al Teatro Careni, l’incontro sul tema “Le sfide della scuola: dalle nozioni alle relazioni” con Barbara Baffetti, filosofa dell’educazione, don Maurizio Girolami, preside della Facoltà Teologica del Triveneto. E con la partecipazione degli studenti degli Istituti “Balbi-Valier” e “Casagrande” di Pieve di Soligo
Venerdì 21 febbraio, alle ore 20.30, a Oderzo, nella sala del campanile, dietro al duomo, si parlerà di “Volti della fragilità: verso una società inclusiva” con Paola Ortolan, magistrato, padre Giuseppe Riggio, gesuita, direttore di Aggiornamenti sociali, e con la partecipazione di alcuni enti del Terzo Settore dell’Opitergino-Mottense.