La pace non è semplice assenza di conflitto, ma un percorso culturale che nasce nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei contesti sociali. I giovani devono essere i veri leader per la pace, affinché il loro sia un futuro libero, equo e inclusivo. Strumenti tecnologici come i social e l’Intelligenza artificiale, se usati con consapevolezza, possono diventare strumenti di inclusione, partecipazione e leadership giovanile. Possono contrastare le nuove forme di violenza digitale e contribuire a superare modelli patriarcali.
Nel 2021, durante il Generation Equality Forum di Un Women, l’ente delle Nazioni Unite dedicato all’uguaglianza di genere e all’empowerment delle donne, sono state lanciate le Action Coalitions: partenariati globali e innovativi con l’obiettivo di accelerare il progresso verso la parità di genere. Tra queste anche la Generation Equality, che vede i giovani partner attivi per l’uguaglianza.
Su queste basi nasce in Italia il Comitato Giovani di Un Women Italy, che dà voce e spazio alle nuove generazioni nei processi di advocacy per la parità di genere nella società e nel lavoro, contro la violenza di genere e per la costruzione di nuovi modelli maschili.
Nel Comitato giovani, composto da ragazzi e ragazze tra i 19 e i 34 anni, ci sono studenti, ricercatori, professionisti, giornalisti e attivisti con un obiettivo preciso: elaborare proposte concrete per rispondere alle sfide generazionali più urgenti, in testa la parità di genere, la violenza sulle donne e l’accesso al mondo del lavoro.
Il taglio del nastro ufficiale è in programma mercoledì 15 ottobre, alle 10,30, a Roma, in via Veneto 89 (Auditorium Deloitte), durante l’evento “Generation Equality – Giovani leader per la pace: creare un futuro equo nell’era dell’AI”. Al centro dell’incontro temi come la condizione dei giovani in Italia tra disoccupazione e fuga dei cervelli, la violenza, anche digitale, l’uguaglianza di genere, gli stereotipi, il ruolo dei media, la tecnologia e l’intelligenza artificiale.
Intervengono tra gli altri il demografo Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Luca Fratini (ministero degli Esteri), Gino Cecchettin (Fondazione Giulia), Giuseppina Muratore (Istat), Celeste Costantino (Una Nessuna Centomila), le giornaliste Monica D’Ascenzo (Il Sole 24 Ore), Maria Latella (Rai) e Danda Santini (IO Donna).