La IX edizione di “Kum! Festival”, la rassegna ideata e diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati, festival nazionale delle scienze umane sul tema “Salute. Avere cura”, sarà inaugurata ufficialmente a Pesaro venerdì 17 ottobre alle 17 con i saluti istituzionali presso l’Auditorium Scavolini.
Il cartellone di eventi si aprirà alle 17.30 nell’Auditorium Scavolini con il dialogo tra il politico e attivista Marco Cappato e l’arcivescovo Vincenzo Paglia, un confronto su “Cura, diritto e libertà”, che ribadirà la necessità di sviluppare nuove chiavi concettuali, etiche, politiche e giuridiche per dare direzione all’esistenza individuale e collettiva. Si proseguirà alle 18.45 al Cinema Astra con un dialogo tra gli psicoanalisti Aldo Becce e Cristiana Fanelli, incentrato sul ruolo dello psicoanalista oggi nell’era del “post-umano”. A chiudere la giornata alle 21.15 presso il Cinema Astra il critico cinematografico Andrea Bellavita insieme al regista e sceneggiatore Giorgio Diritti analizzerà il concetto di cinema come cura.
Sabato 18 ottobre si entra nel vivo della manifestazione con una programmazione che coinvolgerà in contemporanea tre location. Si parte alle 10 al Cinema Astra con un dialogo tra lo scrittore Stefano Bettera e Walter Siti, scrittore, critico letterario e saggista, incentrato sulla condizione umana in tempi di crisi tra speranza e disperazione. A seguire alle 10.15 presso Sala Pallerini, Palazzo Gradari, lo scrittore Paolo Marasca e l’attivista e sindacalista Marco Bentivogli discuteranno sul rapporto tra lavoro e lavoratori o lavoratrici, un rapporto che oggi è considerato profondamente malato. Cos’è un soggetto in salute per l’inventore della psicoanalisi Sigmund Freud? Perché la sua prospettiva scompagina la comune rappresentazione di quello che chiamiamo benessere? Queste sono solo alcune delle domande a cui Massimo Recalcati risponderà durante “La lezione di Freud” in programma alle 11.30 presso l’Auditorium Scavolini. Alle 12.45 presso il Cinema Astra il dialogo “La vita che cura la vita. Biotecnologie, Intelligenza artificiale, poesia”. Parole e dati si riuniranno nelle figure di Valerio Magrelli, Alessandra Brescianini, Marcello Ienca e Vito Trianni per dialogare sul cambiamento dei concetti di vita, malattia e cura con l’avvento dell’intelligenza artificiale applicata alle biotecnologie. A seguire alle 14.30, Maria Vittoria Baravelli, curatrice di mostre d’arte e di fotografia, sottolineerà la funzione di cura dell’arte e dei “discorsi belli”, che custodiscono la memoria, parlano al cuore e ci restituiscono al mondo. Dalla follia di Van Gogh all’universo di Kusama, dalle ninfee di Monet alle ferite di Louise Bourgeois. Successivamente alle 14.45, presso Sala Pallerini, Palazzo Gradari, lo psicologo e psicoterapeuta Giulio Costa, medico chirurgo, psichiatra, psicoterapeuta e psicoanalista Michele Rugo e lo psicologo e teologo Sandro Spinsanti, analizzeranno il tema della responsabilità della cura. Alle 16, presso il Cinema Astra, sarà il momento di Federico Leoni che rifletterà sulla figura e il contributo di Bruno Latour, uno dei pensatori più influenti degli ultimi trent’anni.
Segue alle 17.15 presso Sala Pallerini, Palazzo Gradari la lectio Memorietta della cura durante la quale lo scrittore Giorgio Vasta proporrà un insieme di note sulla cura. Spunti, appunti, brevi indagini e altrettanto brevi digressioni su qualcosa che ci risulta tanto prossimo quanto alieno.
Sulla figura del caregiver si concentreranno Anna Li Vecchi, insegnante di mindfulness, e Emanuela Pluchinotta, psicologa clinica, istruttrice di protocolli basati sulla mindfulness, l’evento si terrà alle 17.30 presso il Cinema Astra.
La serata si concluderà alle 18.45 presso l’Auditorium Scavolini con l’evento speciale La grazia della fragilità. Uno spettacolo tra poesia e teatro. Il poeta e scrittore Franco Arminio leggerà i versi in cui racconta le sue fragilità più intime e quelle dei luoghi che attraversa, offrendo un modo di usare la poesia non come ingegneria della lingua, ma come lievito di una nuova vita comunitaria.
L’ultima giornata del festival, domenica 19 ottobre, si aprirà alle 10 presso il Cinema Astra con il ritratto della figura del pensatore e attivista politico Ivan Illich, approfondita dal filosofo Rocco Ronchi. Alle 11.15, presso Sala Pallerini, Palazzo Gradari, la psicologa e psicoanalista Chiara Matteini si soffermerà sulla figura dell’intellettuale e psicoanalista francese Jean-Bertrand Pontalis. Si prosegue alle 12.30 al Cinema Astra con la scrittrice Donatella Di Pietrantonio e il critico letterario Massimo Natale saranno protagonisti di un intervento sull’importanza della parola che cura. Successivamente alle 15, presso Sala Pallerini, Palazzo Gradari, il filosofo Riccardo Panattoni delineerà la figura del grande fotografo Luigi Ghirri proprio attraverso le sue immagini. Il pomeriggio proseguirà alle 16.15 al Cinema Astra, spazio alla lectio di don Luigi Epicoco che esplorerà il fraintendimento odierno che consiste nel pensare che il benessere coincida con la felicità. Alle 16.30 in Sala Pallerini, di Palazzo Gradari, l’intervento dello psichiatra e psicoanalista Mario Colucci tratteggerà la figura di Franco Basaglia ripercorrendone l’impegno pratico e politico. Alle 17.45 all’Auditorium Scavolini gran finale con la lectio di Massimo Recalcati incentrata sull’umanizzazione delle cure.