Yemen: Oxfam, a 9 anni da inizio conflitto 18 milioni di persone dipendono da aiuti. “La nuova escalation sta portando il paese alla carestia”

A 9 anni esatti dall’inizio della guerra uno Yemen a pezzi fa i conti con i bombardamenti aerei nel nord del Paese da parte di Stati Uniti e Regno Unito e una crisi economica che sta portando alla fame milioni di persone. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, di fronte alla nuova escalation del conflitto seguita agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. “Quello che sta succedendo nelle ultime settimane allontana inevitabilmente la prospettiva di una pace duratura o di una qualsiasi stabilità nell’intera regione, dopo che la tregua temporanea mediata dalle Nazioni Unite, aveva in una buona parte retto, nonostante fosse scaduta nel 2022 – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. – Lo Yemen non è in grado di reggere un’ulteriore escalation, perché quello che abbiamo di fronte è un Paese distrutto da una guerra che ha causato oltre 19 mila vittime civili e milioni di sfollati. In questo momento oltre 18 milioni di persone – più della metà della popolazione – dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere, una larga fascia della popolazione è sull’orlo della carestia e oltre 2,5 milioni di bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione acuta con problemi di crescita in un quinto dei casi. Oltre 8 milioni di persone non hanno accesso all’acqua pulita, soprattutto nelle aree rurali. Lo Yemen rimane una delle più gravi emergenze umanitarie al mondo”. A questo si aggiunge il drastico calo dei finanziamenti per fronteggiare l’emergenza, che ha costretto il World Food Program lo scorso novembre a tagliare gli aiuti alimentari destinati a 9,5 milioni di persone. Nuovi tagli si sono sommati questo gennaio, lasciando fuori altri 2,4 milioni di yemeniti.
La recente militarizzazione del Mar Rosso potrebbe portare ad una grave escalation del conflitto, come dimostrano le segnalazioni relative al numero di vittime o distruzione di mezzi di sussistenza nel governatorato di Hudaydah, dove l’industria della pesca è compromessa. Anche le rotte di navigazione potrebbero subire un impatto, ostacolando le importazioni nello Yemen e destabilizzando ulteriormente la regione. In questo contesto, designare come organizzazione terroristica gli Houthi, che sono parte fondamentale di questo conflitto e hanno il controllo del territorio più popoloso dello Yemen, non aiuterà il processo di pace. Inoltre ulteriori sanzioni potrebbero mettere a repentaglio le importazioni di cibo e beni di prima necessità, da cui lo Yemen dipende quasi completamente, come pure le attività di agenzie umanitarie come Oxfam. “Per ridurre la possibilità di un’ulteriore escalation nello Yemen, è senza dubbio urgente un cessate il fuoco permanente a Gaza, che risparmierebbe ulteriori vite nella Striscia, stabilizzando l’intera regione per salvare la vita di migliaia di persone”, chiede Oxfam.

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