Iraq: Patriarcato caldeo, annullati i festeggiamenti pasquali. Saranno celebrati solo i riti liturgici

(Foto Patriarcato Caldeo)

Il Patriarcato caldeo ha annunciato l’annullamento dei festeggiamenti esteriori per la prossima Pasqua, come concerti, lo scambio di auguri dei funzionari governativi e la relativa copertura mediatica, invitando i fedeli a pregare e a partecipare ai riti in solidarietà con il patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, che si trova costretto a vivere lontano dalla sua storica residenza a Baghdad, oramai da sei mesi, a causa della revoca, da parte del presidente dell’Iraq, Abdul Latif Rashid, del decreto n. 147 del 2013 che riconosce il patriarca, nominato dalla Santa Sede, capo della Chiesa caldea “in Iraq e nel mondo”, oltre che “responsabile e custode delle proprietà della Chiesa”. Una revoca “senza giustificazione legale” si legge nel sito del Patriarcato, cui ha fatto seguito anche quella di vescovi di altre chiese. “Il Patriarca – spiegano dal Patriarcato caldeo – non ha ucciso, non ha rubato denaro pubblico, non ha formato una milizia al di fuori della legge, non ha provocato lotte settarie, al contrario, ha difeso i diritti dei cittadini e la piena cittadinanza, ha contribuito a promuovere il dialogo interreligioso e ha aiutato centinaia di famiglie irachene in tutto l’Iraq. Il patriarca Sako è noto per la sua fede e onestà, patriottismo e coraggio, e non teme i corrotti” e nemmeno le menzogne diffuse da una fazione, quella di Ryan al-Kildani, noto come Ryan il Caldeo, capo delle Brigate Babilonia, milizie armate filo iraniane nate per combattere l’Isis, di stanza nella Piana di Ninive, e rappresentate in Parlamento. Nel testo, diffuso dal Patriarcato caldeo, Mar Sako ribadisce che “non scenderà mai a compromessi a scapito della sua dignità, della dignità della Chiesa e della dignità dei cristiani, e non si piegherà a nessuno tranne che alla sua Chiesa e al suo Paese. In questa occasione, egli invita i cristiani a rimanere saldi nella preghiera, con la certezza che, con l’aiuto di Dio, la Chiesa non sarà spezzata”.

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