Papa Francesco: no al “silenzio dello Stato” sulle droghe, “indagare sulle reti della corruzione e del riciclaggio che favoriscono il narcotraffico”

“Rivalutare la politica, che ‘è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune’”. È l’invito del Papa, nel videomessaggio ai fedeli di Rosario, fa notare che “nel cammino della pace si devono percorrere risposte complesse e integrali, con la collaborazione di tutte le istituzioni che formano la vita di una società”. Secondo Francesco, per garantire la sicurezza bisogna “rafforzare la comunità”: “Tutti i settori politici sono chiamati a percorrere il grande cammino del consenso e del dialogo per generare leggi e politiche pubbliche che accompagnino un processo di recupero del tessuto sociale. L’alternanza delle amministrazioni deve sostenere la continuità dei processi di cambiamento”. “Occorre lavorare non solo sull’offerta, ma anche sulla domanda di droghe, attraverso politiche di prevenzione e di assistenza”, il monito del Papa: “Il silenzio dello Stato in questo campo fa solo sembrare naturale e facilita la promozione del consumo di droghe e la loro commercializzazione”. Per Francesco, inoltre, “è necessario che il sistema democratico vegli sull’istituzionalità della giustizia, di modo che possa essere indipendente, per indagare sulle reti della corruzione e del riciclaggio di denaro che favoriscono l’avanzare del narcotraffico. Ogni membro del potere giudiziario è responsabile di custodire la sua integrità, il che inizia dalla rettitudine del suo cuore. Allo stesso modo, vanno ringraziati tutti quegli uomini e quelle donne che, con il loro silenzioso impegno con la giustizia, tante volte mettono a rischio la propria vita per il bene comune in un contesto spesso disumanizzato”.

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