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Quaresima: messaggi e proposte della Chiesa cattolica in Svezia, Norvegia e Danimarca

Compaiono in questi giorni sui siti delle Conferenze episcopali e delle diocesi lettere pastorali, indicazioni e proposte di vario genere, in vista della Quaresima. Così il cardinale di Stoccolma Anders Arborelius si rivolge con una lettera alle sorelle e ai fratelli cattolici della diocesi per spiegare come la Quaresima sia la “generosa offerta di Dio a ciascuno di noi per scoprire la propria trave, il proprio peccato, il proprio sconfinato bisogno di essere purificati e salvati dalla grazia di Dio”. Invece il vescovo di Oslo Bernd Esvig, insieme alle norme del precetto del digiuno quaresimale, ha pubblicato un messaggio in cui prende le mosse dalla celebre frase “Ora le luci si spengono”, detta dal ministro degli esteri britannico Sir Edward Gray il 3 agosto 1914, per parlare delle “molte luci” che si sono spente e cita il Medio Oriente, l’Ucraina il Sudan, Taiwan e la Corea, l’antisemitismo e la persecuzione di milioni di cristiani e di altri credenti. “La resistenza ai pregiudizi razzisti, etnici e religiosi è nostra responsabilità”, scrive, invitando a “resistere ai demagoghi” e ad accendere insieme “luci più grandi”, attraverso gesti di carità. Il vescovo di Copenaghen Czeslaw Kozon invece prende le mosse dal messaggio quaresimale di Papa Francesco e descrive come il deserto possa essere un’esperienza “senza distrazioni e banalità” per concentrarsi sull’essenziale, ma anche di “confronto con la propria inadeguatezza” per far scaturire “il bisogno di conversione e ri-orientamento”, esperienze entrambe che “possono essere liberatorie e dare nuovo coraggio e stimolo”. E invita alla preghiera, al digiuno e all’elemosina, per “concentrarsi su Dio, minimizzando i nostri bisogni e prestando attenzione al prossimo”.

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