Devotio 2024: Bologna, dall’11 al 13 febbraio anche progetti di solidarietà e accoglienza e nuove tecnologie digitali

Progetti di solidarietà e accoglienza in conventi e seminari e nuove tecnologie digitali in chiese e cattedrali. Ci sarà anche questo a Devotio 2024, quarta edizione della più grande fiera internazionale sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, in programma dall’11 al 13 febbraio a BolognaFiere.
Alloggi per genitori di bambini ricoverati in ospedale, strutture di accoglienza per persone disagiate, centri di spiritualità per sacerdoti, spazi per attività culturali e un ristorante gourmet. Sono alcune delle iniziative di diocesi, comunità religiose e associazioni che saranno presentate al convegno “Ripartire dall’incontro: luoghi dell’annuncio e spazi di comunità”, che si svolgerà durante l’evento. “Abbiamo invitato a presentare le loro esperienze di trasmissione del Vangelo diverse realtà che, mediante progetti originali, stanno proponendo un nuovo modo di fare comunità, anche realizzando o trasformando spazi inizialmente pensati per altre finalità”, spiega Valentina Zattini, amministratore delegato di Conference Service e organizzatrice della manifestazione. Tra le esperienze che saranno presentate al convegno figurano, ad esempio, progetti della Fondazione Summa Humanitate che ha trasformato un ex noviziato in alloggi per le famiglie dei bambini degenti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, o della diocesi di Pavia che ha creato due housing sociali per alloggi temporanei, o le le attività di accoglienza all’Arsenale della Pace del Sermig a Torino.
Sul versante nuove tecnologie digitali, verranno presentate opere d’arte sacra riprodotte con stampanti 3D, visori immersivi per visitare chiese storiche, apparecchiature di amplificazione wifi per la diffusione audio delle celebrazioni e sistemi di automazione per gestire l’illuminazione e la sicurezza di cattedrali e edifici religiosi. Il programma di Devotio 2024 prevede anche una serie di incontri rivolti principalmente ad un’utenza ecclesiastica e ad architetti, artisti, catechisti, insegnanti, professionisti e a coloro che vivono e amministrano gli spazi per il culto.

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