Messico: Stato del Guerrero tra violenze e sciopero dei trasportatori, annullata visita del presidente. L’appello alla pace di mons. González Hernández (Chilpanchingo)

Lo Stato del Guerrero (Messico centro-occidentale) resta nella morsa della violenza dei cartelli criminali. È delle ultime settimane un’ulteriore esclalation della violenza, con numerosi massacri che hanno provocato la settimana scorsa, un clamoroso sciopero degli autotrasportatori, sia in seguito al coinvolgimento di alcuni autisti in fatti di sangue, sia per l’arresto di un loro leader. Per quattro giorni, la capitale Chilpanchingo, oltre ad altri importanti centri è rimasta senza trasporti. Nel fine settimana, inoltre, è stata annullata, per ragioni di sicurezza, la visita del presidente Andrés Manuel López Obrador a Iguala, città che si trova, appunto, nel Guerrero.
Di fronte a tale contesto, il vescovo di di Chilpancingo-Chilapa, mons. José de Jesús González Hernández, ha pregato nella basilica di Guadalupe, a Città del Messico per la pace. “Come Chiesa – ha detto –, stiamo facendo la nostra parte con le nostre preghiere, comportandoci bene e aiutandoci a vicenda, in modo che i più forti aiutino i più deboli, specialmente coloro che stanno soffrendo per la perdita di una persona cara e coloro che sono spaventati dall’incendio degli automezzi”. Il vescovo ha incluso anche i criminali nelle sue preghiere: “Chiediamo a Dio per quegli uomini che hanno odio e rancore nel cuore, che la Vergine Maria li tocchi come una vera madre e che si plachino”.

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