“È una stagione d’oro per il canto corale di musica sacra (e non): sempre più persone dedicano parte del loro tempo a questa attività, che si rivela non solo utile per la liturgia, ma anche ‘terapeutica’”. I quasi 400 cori parrocchiali censiti nella sola diocesi di Milano “non sono che l’espressione più spontanea di un fenomeno che sta vivendo una forte espansione: il sempre più diffuso coinvolgimento di persone adulte nelle corali liturgiche o dedite in prevalenza a un repertorio di musica sacra”. Il servizio di copertina de “Il Segno” di dicembre, rivista della diocesi di Milano, ne parla dando voce al compositore lombardo Francesco Meneghello, che ha vinto il concorso per l’inno del Giubileo 2025, ma anche al maestro e collaboratore della pastorale liturgica diocesana don Riccardo Miolo e a due responsabili di cori nati in parrocchia e divenuti poi famosi anche fuori dalle chiese. Ne emerge il significato “terapeutico” di un’attività che “aiuta a combattere l’isolamento sociale” e che spesso “cambia la giornata” alle migliaia di persone coinvolte. Il Segno intervista anche due noti personaggi italiani: la regista Maura Delpero, che con “Vermiglio” rappresenterà l’Italia nella corsa all’Oscar per il miglior film internazionale; e il giornalista di Avvenire Nello Scavo, che ha portato alla luce una vicenda di vero e proprio rapimento di bambini in Ucraina divenuta la base di un’inchiesta della Corte penale internazionale contro il presidente russo Putin.