Diocesi: San Severo, venerdì si chiude la fase diocesana del processo di beatificazione di don Vassallo. Mons. Mengoli, “sacerdote esemplare”

“La nostra comunità ecclesiale sta per vivere un momento storico di particolare rilievo: la chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di don Francesco Maria Vassallo, sacerdote esemplare che ha svolto il suo ministero a favore della nostra terra e dell’intera regione ecclesiastica. Un uomo innamorato di Dio, appassionato del Vangelo e all’evangelizzazione, attento alle esigenze dei ragazzi, dei giovani e delle famiglie; un mistico che ha saputo tradurre la sua profonda spiritualità in scelte pastorali significative e innovative per il tempo in cui è vissuto; tutto in piena sintonia con il magistero della Chiesa”. Lo ha scritto mons. Giuseppe Mengoli, vescovo di San Severo, nella lettera inviata alla comunità diocesana per invitarla a partecipare venerdì 26 gennaio, in cattedrale, ad “un significativo momento durante il quale sarà consegnata e sigillata tutta la documentazione raccolta in questi anni dalla Postulazione per poterla inviare a Roma, presso la Congregazione dei Santi, dove sarà vagliata da una Commissione teologica che ci auguriamo riconosca e confermi, con il decreto di venerabilità, che questo sacerdote ha davvero vissuto in maniera ‘eroica’ le virtù cristiane nella sua esperienza quotidiana”.
A questo momento di carattere “giuridico”, aggiunge il presule, “si affiancherà la celebrazione dell’Eucaristia, con la quale ringrazieremo il Signore per aver donato alla nostra diocesi questa figura significativa di credente e di prete che, mentre ricorda la comune chiamata alla santità a cui ogni battezzato deve rispondere indipendentemente dal suo stato di vita, diventa anche un modello a cui guardare, un compagno di cammino e un intercessore, cui poter affidare le preghiere, perché vivente in Dio”.
“Auspico che questa giornata, insieme a quella successiva che ci vedrà ancora raccolti per un ulteriore approfondimento della figura di don Francesco, diventi per tutti un’occasione per conoscerlo meglio, accendere il desiderio di accostare e meditare i suoi scritti spirituali, e i suoi insegnamenti e lasciarsi stimolare dalle sue intuizioni pastorali”, conclude mons. Mengoli, invitando anche a “visitare la sua tomba presso il ‘Cenacolo S. Giuseppe’ in Torremaggiore sia per affidargli le intenzioni di preghiera, che per coltivare e intensificare l’affetto per lui. Sarà un segno ancora più eloquente che saprà dire con forza l’attesa fiduciosa della nostra Chiesa diocesana del riconoscimento della sua santità anche da parte del Romano Pontefice”.

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