Commissione Ue: Relazione sul “Decennio digitale”. 200 miliardi di euro per garantire la piena copertura Gigabit in tutta l’Unione

“Nell’ambito dell’attuale obiettivo per il 2030, tutti dovrebbero avere accesso alla copertura Gigabit e le reti 5G efficienti dovrebbero essere disponibili in tutte le regioni popolate”. È una delle sottolineature che appaiono nella relazione sullo stato del “decennio digitale”, diffusa oggi dalla Commissione. “Attualmente le reti in fibra, indispensabili per la connettività Gigabit, raggiungono solo il 56% delle famiglie, mentre la copertura 5G si attesta all’81% della popolazione, scendendo al 51% nelle zone rurali”. “Sono necessari ulteriori investimenti fino ad almeno 200 miliardi di euro per garantire la piena copertura Gigabit in tutta l’Ue e la copertura 5G in tutte le zone abitate”.
Una annotazione specifica riguarda i semiconduttori. “Entro il 2030 l’Ue mira a raddoppiare la propria quota del valore della produzione mondiale di semiconduttori all’avanguardia, passando dall’attuale 10% al 20% in termini di valore della quota di mercato a livello mondiale”. Per conseguire tale obiettivo il regolamento sui chip, entrato in vigore il 21 settembre 2023, “mira a sviluppare un prospero ecosistema dei semiconduttori e catene di approvvigionamento resilienti. Gli Stati membri dovrebbero promuovere politiche e investimenti nazionali per stimolare ulteriormente le capacità nazionali di progettazione e fabbricazione di chip”.
La relazione si sofferma quindi con un capitolo sulla digitalizzazione delle imprese e con un altro capitolo sulla digitalizzazione dei servizi pubblici. A proposito delle competenze digitali si legge: “L’Ue è impegnata ad aumentare le competenze digitali di base di almeno l’80% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni e a disporre di 20 milioni di specialisti in Tic entro il 2030. La relazione dimostra tuttavia che entro il 2030 e nelle condizioni attuali solo il 59% della popolazione avrà almeno le competenze digitali di base e che il numero di specialisti in Tic potrebbe non superare i 12 milioni.

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