Cile: Santiago, mons. Chomalí solleva il caso della delegata per la Regione metropolitana Martínez, che non ha mai rimosso tweet contro la Chiesa

L’arcivescovo di Santiago del Cile, mons. Fernando Chomalí, a pochi giorni dal suo insediamento, solleva il caso di un “tweet” dell’attuale delegata presidenziale della Regione metropolitana, Constanza Martínez, che risale al 2018: “Se voglio dare fuoco a qualcosa, che sia la Chiesa e la Costituzione di Pinochet”, si leggeva nel testo. “Dio ti benedica Constanza”, la risposta di mons. Chomalí affidata allo stesso social network, l’attuale “X”, cinque anni dopo la data di pubblicazione.
In una lettera al quotidiano “El Mercurio”, l’arcivescovo spiega perché non ha voluto lasciare inosservata la frase della delegata presidenziale, mai rimossa dal social: “Questo messaggio, anche se è stato scritto cinque anni fa, è ancora in rete e incita all’odio, offende i cattolici e coloro che vedono l’esperienza religiosa come un bene per la società”, si legge nella lettera, intitolata “Costruire invece di bruciare”.
Scrive, ancora, mons. Chomali: “Come cileno e come arcivescovo condanno categoricamente questi commenti, che non sono nemmeno detti per scherzo. Tanto più che l’incendio di tanti templi, soprattutto nel sud del Cile, ha portato grandi sofferenze alla comunità in generale, in quanto luoghi di culto, di incontro comunitario e di pace”. Scritti come quello in questione “non servono a costruire una cultura dell’incontro, a promuovere una società rispettosa della fede che ciascuno professa e della fraternità di cui abbiamo tanto bisogno”. L’arcivescovo invita, perciò, la rappresentante istituzionale ad “andare a conoscere l’immenso lavoro sociale che la Chiesa svolge. Sono sicuro che invece di volerle bruciare, vorrà prendersene cura e promuoverle”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia