Natale: mons. Lovignana (Aosta), “il Bambino di Betlemme salva l’umanità dall’autodistruzione perché guarisce il cuore dell’uomo dall’odio”

“Il Bambino di Betlemme salva l’umanità dall’autodistruzione perché guarisce il cuore dell’uomo dall’odio, illumina coloro che abitano in terra tenebrosa; Principe della pace vuole eliminare gli strumenti della guerra e della morte (cfr Is 9, 1-6) e far trionfare il diritto e la giustizia. Ma per questo domanda la nostra collaborazione”. Lo scrive mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta, nel messaggio natalizio alla comunità diocesana.
“Mi ha molto colpito – rivela il presule – un recente articolo di Domenico Quirico dal titolo ‘La pace impossibile’. Descrive la situazione di violenza in cui precipita il nostro mondo. Non si tratta solo della violenza attuata e subita da tante, troppe persone. Ciò che preoccupa è il clima culturale soggiacente, descritto come ‘Cattiva Novella’ che si diffonde: ‘Odiare si può. Da un capo all’altro, da una guerra all’altra, dall’Ucraina alla Palestina, dalla Siria all’Africa l’odio insiste. Racconta di me, indossami, cammina in mio nome dove non sanno neppure di attendermi, sorprendili, trova il modo”. Un seme gettato a piene mani, quasi impercettibile, dormiente, ma pronto a manifestarsi in qualsiasi momento dove trovi terreno favorevole”. “È un quadro tetro, ma non credo troppo lontano dalla realtà”, commenta il vescovo, domandando: “L’aspirazione alla pace, l’impegno civile che la invoca a gran voce, gli sforzi diplomatici per costruirla sono sufficienti per vincere la forza, subdola e dilagante, dell’odio e contrastarne la cattiva novella?”. “In una simile situazione – prosegue – il Natale sembra solo un anestetico grazie alle luci, alle atmosfere melliflue, agli affari capaci sempre di illudere cuori e menti con miraggi di potere e di piacere. In una simile situazione è possibile annunciare il Natale cristiano? Può interessare a qualcuno?”. “Di fronte all’ondata del male che avanza e sembra sopraffare tutto e tutti – sottolinea mons. Lovignana – c’è una Buona Novella: è venuto nel mondo e viene nel mondo uno che ha vinto il male, il peccato e la morte. È Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo nel grembo di Maria”. “Solo il Signore – aggiunge – può spezzare la potenza del male! Il Natale ritorna proprio perché noi proclamiamo: ‘È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini’ (Tt 2, 11)”.
“Il messaggio del Natale è anche invito alla conversione”, ammonisce il vescovo citando Benedetto XVI: “Dio ci invita a metterci dalla sua parte, ad uscire dall’oceano del male, dell’odio, della violenza, dell’egoismo e di identificarci, di entrare nel fiume del suo amore”. “È questo l’augurio che formulo: ci doni il Signore di metterci dalla sua parte, di lasciarci raggiungere e trasportare dal fiume del suo amore!”, conclude mons. Lovignana.

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