Diocesi: card. Cantoni (Como) al Santuario della SS.ma Trinità Misericordia, “da qui si riparte per diventare testimoni e artefici di opere di misericordia”

“Da qui si riparte per diventare testimoni e artefici di opere di misericordia, nel corpo e nello spirito, per tanti fratelli e sorelle che incrociamo nelle strade del nostro tempo, così segnato da violenza, solitudine, mancanza di speranza”. Lo ha detto il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, nell’omelia della messa di ringraziamento al Santuario della Santissima Trinità Misericordia a Maccio di Villa Guardia (Co), celebrata ieri sera in unità spirituale con la preghiera per la pace chiesta da papa Francesco. A concelebrare mons. Franco Agnesi, vescovo ausiliare di Milano; il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti; mons. Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi; mons. Gaetano Fontana, vicario generale di Brescia.
“Stasera ci siamo radunati per rendere grazie alla Santissima Trinità, Misericordia Infinita, che proprio qui, in questo luogo benedetto, nel corso di tanti anni si è prodigiosamente manifestata e ci ha colmato di grazie e di segni inequivocabili del suo amore”, ha esordito il card. Cantoni ricordando l’apparizione della Vergine Maria, presentatasi come “Madre della Misericordia, il 10 ottobre 1492 a due fanciulle nella Valle di San Giacomo, presso Chiavenna, nella località di Gallivaggio. Ricordando gli avvenimenti “che hanno segnato proprio il cammino di questa comunità, dall’anno 2000”, il vescovo di Como ha affermato: “Da pochi giorni poi, con la data del 4 ottobre 2023, festa di san Francesco d’Assisi, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha risposto alle molte richieste inviate da me e dai miei predecessori in questi anni, riconoscendo il valore dell’esperienza di Maccio”. “Quanti segni mi ha donato il Signore, ed ora più che mai posso affermare con certezza che quanto vissuto qui, nel Santuario di Maccio, è davvero un dono grande per tutta la Chiesa universale, da far conoscere e diffondere, come scrive la lettera del Dicastero”, ha detto ancora il presule. “Rinnoviamo dunque la fiducia e continuiamo ad approfondire il tesoro di misericordia che il Signore qui ci ha donato”, l’esortazione conclusiva del card. Cantoni che, “proprio con l’intento di rilanciare il cammino spirituale del Santuario di Maccio”, ha autorizzato la pubblicazione del libro “Signore, insegnaci a pregare. Preghiere del Santuario di Maccio”, da qualche settimana a disposizione di tutti i fedeli.

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