Afghanistan: Nyamandi (Save the Children), “una crisi umanitaria, ma anche una catastrofe dei diritti dei bambini”

“I talebani hanno preso il controllo del Paese il 15 agosto 2021, dopo il ritiro delle forze internazionali. Miliardi di dollari in aiuti internazionali sono stati annullati, le riserve di valuta estera dell’Afghanistan sono state congelate e così il sistema bancario è crollato. La successiva crisi economica e la peggiore siccità del Paese degli ultimi 30 anni hanno gettato definitivamente le famiglie nella povertà”. La denuncia viene oggi da Save the Children.
I bambini intervistati da Save the Children per il report “Punto di rottura: la vita per i bambini a un anno dalla presa di controllo dei talebani”, un’indagine sulle condizioni di bambine, bambini e adolescenti in Afghanistan, hanno raccontato, inoltre che, a causa della difficile situazione economica con famiglie senza cibo a sufficienza e senza beni di prima necessità, c’è stato un grave aumento dei matrimoni precoci nelle loro comunità e che questo sta avendo un impatto molto forte sulle ragazze più che sui ragazzi. Tra minori che hanno affermato di essere stati invitati a sposarsi per migliorare la situazione finanziaria della loro famiglia nell’ultimo anno, l’88% erano ragazze.
“Da quando, un anno fa i talebani hanno preso il controllo del Paese, per i più piccoli in Afghanistan la vita è diventata terribile. I bambini vanno a letto affamati notte dopo notte. Sono esausti e stanno deperendo, incapaci ormai di giocare e studiare come una volta. Passano le giornate lavorando faticosamente nelle fabbriche di mattoni, raccogliendo immondizia e pulendo le case invece di andare a scuola”, ha affermato Chris Nyamandi, direttore di Save the Children in Afghanistan.
“Le ragazze sopportano il peso maggiore di questo deterioramento della situazione. Mangiano meno, soffrono di isolamento e stress emotivo e stanno a casa mentre i loro coetanei maschi vanno a scuola. Questa è una crisi umanitaria, ma anche una catastrofe dei diritti dei bambini. La soluzione non può essere trovata solo in Afghanistan. La soluzione è nelle stanze del potere dei leader politici internazionali. Se non forniscono finanziamenti umanitari immediati, trovando un modo efficace per rilanciare il sistema bancario e sostenere l’economia in caduta libera, la vita dei bambini andrà perduta e sempre più ragazzi e ragazze perderanno la loro infanzia a causa del lavoro, dei matrimoni precoci e delle continue violazioni dei loro diritti”, ha concluso Nyamandi.

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