Diocesi: Matera, festa di Maria Santissima della Bruna. Mons. Caiazzo, “per incontrarsi bisogna uscire da casa, dalle nostre certezze e metterci in cammino”

“Ci ritroviamo a contemplare Maria Santissima della Bruna nel mistero della sua Visitazione. È il giorno più lungo per i materani. Quest’anno assume un significato ancor più profondo e un sapore diverso perché siamo ritornati alla normalità delle celebrazioni dopo due anni”. Lo ha affermato mons. Antonio Giuseppe Caiazzo alla messa pontificale per la festa di Maria Santissima della Bruna. “Oggi ci rendiamo conto di quanto sia difficile incontrarsi. Si sta insieme ma spesso si vive nell’indifferenza, anche nella stessa famiglia, tra coniugi, tra genitori e figli. Il silenzio o la violenza verbale spesso prendono il posto di quell’incontro che negli occhi che s’incrociano dovrebbero comunicare gioia, amore, voglia di stare insieme, fecondità di vita”. Caiazzo ha aggiunto: “il bisogno d’incontrarsi diventa sempre più impellente perché l’altro diventi punto di riferimento e di forza nell’affrontare la quotidianità. Non un semplice stare insieme ma mettersi a servizio dell’altro non per forza ma volentieri. È la legge dell’amore che non ha prezzo: è gratuito perché immagine di Dio Amore che ci ama gratis”.
“C’è bisogno, sull’esempio di Maria, di tornare ad incontrarsi nei diversi ambiti del quotidiano: Chiesa, istituzioni, scuola, mondo del lavoro, della giustizia, della vita politica. L’altro non è un oggetto da usare e gettare. La dignità della persona dev’essere rispettata. Sì, c’è bisogno d’incontrarsi, sull’esempio di Maria con Elisabetta, annullando le distanze che ci separano”. Ma, ha specificato il vescovo, “se davvero vogliamo incontrare qualcuno dobbiamo alzarci, uscire da casa, dalle nostre sicurezze e certezze, metterci in cammino fino a raggiungere il luogo dove l’altro si trova incominciando a condividere spazi, gioie e dolori, assaporando insieme il gusto vero della vita”.
“La nostalgia di Gesù che si avverte nell’aria, soprattutto in questo tempo in cui è ignorato e rifiutato, esprime esattamente questo grande bisogno di cui la società odierna, l’Europa, il mondo, hanno bisogno. Tornare a camminare mano nella mano, a sognare affinché il sogno diventi realtà nel procedere, sull’esempio di Maria, su una terra, la nostra terra di Basilicata”.

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