Libri: la storia di Anna Negri Valvo, giornalista, sposa e mamma coraggiosa. Antognazza (autrice), “straordinaria coincidenza con Gianna Beretta Molla”

Anna Negri al mare, in Turchia, con le figlie Silvia e Irene

“Il suo no fermo a cure invasive, che mettessero a rischio la gravidanza della sua terza figlia o ne interrompessero l’esistenza, è un esempio eloquente di amore consapevole, responsabile, senza confini. Quell’amore che va oltre: oltre il buio, oltre il dolore. E che lascia che la vita risplenda dal di dentro, sempre, comunque”. Poche righe per presentare “La vita dentro. Storia di Anna Negri Valvo” (edito da Ipl), curato da Maria Teresa Antognazza con Mario Negri. Una biografia che raccoglie i momenti salienti della vita di Anna, stroncata a 37 anni da un linfoma gastrico. La vicenda, raccontata dalla giornalista e scrittrice Antognazza, è “filtrata dagli occhi amorevoli di papà Mario e dai racconti di tutte le persone che sono state vicine ad Anna”.
È la stessa Antognazza che dichiara al Sir: “Ho conosciuto Anna quando collaborava alla redazione del settimanale cattolico Luce di Varese e di lei ricordo un carattere deciso, sempre solare, dinamico e sempre pronto a nuove sfide. Ricostruendo poi con il papà e la mamma e con molte persone che l’hanno incontrata, la sua vita, ho avuto conferma della bellezza e intensità di una vita capace di cogliere ogni svolta dell’esistenza come una occasione buona per essere felice”. L’autrice aggiunge: “Di questo tratto – che insegna moltissimo alle nostre storie – sono testimonianza tutte le sue scelte, fino all’ultima e definitiva di accordare una chance di vita alla sua creatura prima che a se stessa”.
La storia della giovane mamma di Venegono Inferiore (provincia di Varese; nata nel 1968 e morta del 2005) “ci offre una testimonianza concreta di cosa significa attraversare l’esistenza – lunga o corta che sia – con passione, gusto per le cose belle e coraggio di fronte agli imprevisti”. Anna muore per un tumore scoperto mentre è in attesa della sua terza figlia. I medici che l’hanno in cura in Turchia, dove vive col marito, diplomatico della Farnesina, le prospettano subito un aborto, per attaccare il male con tutti gli strumenti a disposizione. “Ma la sua voglia di vivere è innanzitutto decisione di far vivere la creatura che porta in grembo: così, combatte con tutte le sue forze, si sottopone solo alle cure compatibili con la prosecuzione della gravidanza e, solo all’ultimo, nata Rita, inizia la chemioterapia”.
“Una vita limpida, coerente e coraggiosa espressione di umanità vera”, scrive nella prefazione del libro il vescovo Luigi Stucchi, ausiliare di Milano, che la conosceva molto bene.
“La vita di Anna raggiunge il punto più intenso quando sposa Enrico Valvo e con lui costruisce la sua famiglia”, precisa Antognazza. Che rileva “una straordinaria coincidenza e somiglianza con la vita di una santa lombarda contemporanea, Gianna Beretta Molla”.

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