Afghanistan: anche l’Albania accoglierà i profughi. Mons. Meta (Rrëshen), “pronti a collaborare con lo Stato”

“Si fa appello ai sentimenti di accoglienza che noi come albanesi abbiamo, ma è anche il rispetto di patti internazionali che abbiamo sottoscritto sia con la Nato sia con altre istituzioni internazionali”. Lo dice al Sir mons. Gjergji Meta, vescovo di Rrëshen e segretario generale della Conferenza episcopale albanese, commentando la notizia che l’Albania è una delle nazioni che accoglierà i profughi che scappano dall’Afghanistan. “Noi come Chiesa cattolica siamo impegnati già da tempo con i profughi che vengono dal Medio Oriente – riferisce il presule -. La nostra Caritas nazionale lavora già con i profughi che arrivano dalla Siria, ad esempio. E siamo disponibili anche in questo caso a offrire quello che possiamo in collaborazione con lo Stato albanese, perché possano essere accolte le persone che arrivano dall’Afghanistan”. Il presule osserva poi che “la situazione in Afghanistan pone diversi interrogativi sull’impegno della comunità internazionale, sul modo in cui avviene”. “Penso che la comunità internazionale si debba interrogare seriamente sul suo operato e sul rapporto che ha con i Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati o del Medio Oriente, se vuole aiutarli a crescere o se vuole continuare con una certa logica di colonizzazione che lo ha caratterizzato negli anni passati”. Intanto, dal vescovo l’appello alla pace: “Anche noi ci uniamo alla voce di Papa Francesco nel cercare sempre una soluzione che sia per il bene della popolazione”.

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