Ue: task force contro le fake news EUvsDisinfo, “disinformazione dei media russi si concentra sulla Bielorussia”

La disinformazione dei media russi si concentra sulla Bielorussia. È quanto emerge dalla task force Ue contro le fake news EUvsDisinfo. Sulle proteste condotte dagli oppositori al regime di Lukashenko tra il 2020 e il 2021, i siti pro-Cremlino riportano: “Il regime bielorusso ha fatto di tutto per trovare e punire i responsabili di una cosiddetta guerra ibrida occidentale e di un tentativo di ‘rivoluzione dei colori”. A luglio 2021, la commissione investigativa bielorussa aveva aperto 4.691 casi penali relativi ai manifestanti che hanno protestato contro i brogli elettorali. Secondo i dati raccolti fino al 26 dicembre 2021, 955 persone sono state arrestate e sono tuttora prigionieri politici: tra loro più di 30 giornalisti e impiegati dei media. Gli oppositori al regime hanno subito pesanti campagne denigratorie. Un ospedale per i bambini di Hrodna è considerato dal regime bielorusso come una “organizzazione illegale”. Per le autorità questa sarebbe la risposta alle sanzioni decise dall’Ue. La direttrice dell’ospedale, Olga Velichko, è stata accusata per aver preso parte al movimento di protesta. Nel frattempo l’emittente Radio Liberty riferisce che la Filarmonica di Minsk ha cancellato i concerti di beneficenza previsti per commemorare le vittime dell’Olocausto. La decisione è avvenuta dopo che il ministero della Cultura ha dichiarato di aver ricevuto un’email da un cittadino che sosteneva che i fondi raccolti “sarebbero stati spesi per sostenere le organizzazioni dell’opposizione e gli artisti che partecipano ai raduni dell’opposizione”.

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