Bulgaria: Covid-19, bonus di 37 euro per i pensionati che si vaccineranno. Sale la mortalità. Penev (medico) al Sir, “manca la fiducia nelle istituzioni”

In attesa dell’arrivo della variante Omicron in Bulgaria, il Paese finisce l’anno all’ultimo posto nella classifica delle vaccinazioni in Ue con solo il 32% della popolazione vaccinata, con 16 punti percentuali sotto il penultimo Paese, la Romania. Per incentivare il processo di vaccinazione, il premier Kirill Petkov ha introdotto un programma di stimoli tra i pensionati che prevede un bonus di 37 euro per gli anziani che hanno fatto la terza dose ma anche per quelli che ancora si devono somministrare la prima o la seconda. Una priorità del nuovo governo bulgaro è una drastica riduzione dei casi mortali di Covid-19 perché rispetto all’ondata di contagiati dell’anno scorso i morti nel 2021 sono aumentati del 40%. Il programma entrerà in vigore dall’inizio di gennaio e continuerà fino alla fine di giugno 2022. Lo scopo del premier Petkov è vaccinare 300mila bulgari sopra i 65 anni per limitare significativamente la pressione sugli ospedali.
“La maggior parte dei bulgari non si vuole vaccinare perché non si fida delle istituzioni e crede alle fake news che girano in Internet”, spiega al Sir Bogdan Penev, medico internista presso l’ospedale “Sant’Anna” di Sofia e consulente sulle questioni bioetiche presso la Conferenza episcopale bulgara. E aggiunge: “Purtroppo molte delle persone venivano sconsigliate di vaccinarsi addirittura dal proprio medico di famiglia”. L’altra ragione, a suo avviso, è stata “la scarsa campagna di informazione e la tarda introduzione, a fine ottobre, del green pass”. Tra le ragioni dell’alto tasso di mortalità invece vede “il fatto che il 40% dei bulgari soffre di malattie croniche e la bassa cultura sanitaria ma anche il fatto che il protocollo di cura del Covid-19 non è ben applicato dai medici di base”.

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