Giubileo Lauretano: mons. Dal Cin (prelato Loreto), “da maggio a oggi 600mila fedeli hanno sostato in preghiera nella Santa Casa”

“La pandemia però non ha interrotto l’azione della Grazia giubilare. Per altre strade si è riversata abbondante nel cuore di quanti si sono affidati a Maria. Il Giubileo Lauretano è stato un grande tempo di paziente semina”. Lo ha detto mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto e delegato pontificio, ieri nel suo ringraziamento in occasione della chiusura della porta santa. “Siamo stati costretti a lungo alla distanza fisica, ma abbiamo capito che questo limite, se vissuto nella comunione della preghiera e con il desiderio di conversione, poteva trasformarsi e, di fatto, si è trasformato in chiamata alla Santità, a ‘volare alto’, rivolgendo mente e cuore a Dio per affrontare con Maria la realtà di ogni giorno”. Nei luoghi più lontani, seguendo le dirette tv di celebrazioni e di eventi spirituali attraverso i mezzi di comunicazione – ha osservato il prelato -, “la Santa Casa è entrata nelle case dei fedeli che hanno potuto attingere alla grazia del Giubileo per trovare consolazione e speranza”. “Nulla può limitare o interrompere l’azione della Grazia divina! Questo abbiamo imparato! E l’abbiamo visto in quanti sono venuti pellegrini qui a Loreto nei mesi scorsi”. Un dato su tutti: “Da maggio ad oggi i fedeli che hanno sostato in preghiera nella Santa Casa sono stati ben oltre 600 mila”. “A tutte le Istituzioni e a coloro che in questo Santuario, nel mondo dell’aeronautica, negli aeroporti, a livello regionale, nazionale ed internazionale si sono prodigati, per aiutare le persone a vivere il Giubileo, giunga il più sentito ringraziamento”.

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