Vita consacrata: suor Rolleri (Clarisse Alcamo), “entro l’autunno un piccolo gruppo di sorelle nel convento di Erice”

“Ad oggi il monastero ericino si presenta come un cantiere, il cui primo stralcio di interventi sta per essere completato, dandoci la possibilità di trasferire forse entro l’autunno un piccolo gruppo di sorelle”. Lo scrive la badessa delle Clarisse del Monastero “Sacro Cuore” di Alcamo, suor Maria Daniela Rolleri, in una lettera aperta in merito al trasferimento a Erice nell’ex convento dei Cappuccini. Nell’agosto 2019 sono iniziati gli interventi di restauro e ristrutturazione dell’ex convento, donato alle religiose dai Frati minori cappuccini della Provincia di Palermo, per adeguarlo a monastero. “Un cantiere di Misericordia”, lo definisce suor Rolleri, perché “solo grazie alle elemosina abbiamo potuto riedificare le antiche mura di clausura; una strada alternativa di accesso al cimitero, da permutare prossimamente con il Comune, per delimitare i necessari spazi della clausura; gli ambienti monastici del primo e secondo piano e parzialmente l’interno della chiesa con gli impianti e la nuova suddivisione dei luoghi celebrativi per l’assemblea, il presbiterio e il coro monastico”.
Per il trasferimento di tutte 21 le religiose sarà necessario procedere con un successivo stralcio funzionale, “comprendente i tetti e le facciate, il piano terra, i piani interrati e i relativi impianti”. “Gli ultimi stralci interesseranno l’arredo liturgico della chiesa e del coro e il restauro delle opere d’arte, infine la foresteria e gli spazi esterni”, riferisce la religiosa.
Consapevole che “con il lavoro delle nostre mani (confezione e restauro dei paramenti liturgici, legatoria e decorazione delle candele) e con l’aiuto dei benefattori non potremo riuscire a portare a termine l’intero cantiere”, suor Rolleri evidenzia che “abbiamo bisogno che le istituzioni e la politica guardino con simpatia e fiducia a questo coraggioso progetto, che potrebbe dare un volto nuovo non solo alla nostra storia comunitaria, ma anche alla storia di Erice e di Trapani, della Sicilia e più oltre ancora… e potrebbe liberare tante risorse di bella e interiore umanità!”.

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