Ue: da oggi dazi doganali su alcuni prodotti tipici della Cambogia. “Mancato rispetto dei diritti umani”

A partire da oggi alcuni dei prodotti di esportazione tipici della Cambogia, quali gli articoli di abbigliamento, calzaturieri e da viaggio, sono soggetti ai dazi doganali dell’Unione europea. La decisione dell’Ue – resa nota con un comunicato a Bruxelles – di revocare parzialmente l’accesso della Cambogia al mercato comunitario in esenzione da dazi e da contingenti è diventata effettiva. Il trattamento preferenziale di cui ha beneficiato la Cambogia nel quadro di “Tutto tranne le armi” (Everything but Arms), il regime commerciale dell’Ue a favore dei Paesi meno sviluppati, “è temporaneamente sospeso a causa di questioni gravi emerse sistematicamente nel Paese in relazione ai diritti umani”. L’Ue “attua la misura descritta restando nel contempo aperta a collaborare con la Cambogia per quanto concerne le necessarie riforme”. Il commissario per il commercio, Phil Hogan, chiarisce: “Abbiamo offerto alla Cambogia opportunità commerciali che hanno consentito al Paese di sviluppare un’industria orientata alle esportazioni, dando lavoro a migliaia di cittadini cambogiani. Anche adesso, nelle difficili circostanze causate dalla pandemia, restiamo al loro fianco”.
Cionondimeno, “il nostro costante sostegno non sminuisce l’urgente necessità di ottenere il rispetto dei diritti umani e del diritto del lavoro da parte della Cambogia. Sono pronto a proseguire il nostro impegno e a ripristinare il pieno e libero accesso al mercato dell’Ue per i prodotti provenienti dalla Cambogia, a condizione di assistere a un miglioramento significativo da tale punto di vista”. La revoca dell’accesso preferenziale al mercato Ue riguarda il 20% circa delle esportazioni della Cambogia verso l’Europa. La Cambogia può continuare a esportare nell’Ue tali prodotti, che saranno tuttavia soggetti alle tariffe generali applicabili a qualsiasi altro membro dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il restante 80% delle esportazioni della Cambogia continuerà a beneficiare dell’accesso preferenziale (in esenzione da dazi e contingenti) al mercato dell’Ue.

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