Diocesi: Trieste, lunedì scoprimento e benedizione del busto del vescovo Antonio Santin, “Defensor Civitatis”

Lunedì alle 19 a Trieste, sul piazzale antistante la cattedrale di San Giusto si terrà la cerimonia dello scoprimento e benedizione del busto di mons. Antonio Santin collocato sulla facciata della cattedrale a memoria del grande vescovo, Defensor Civitatis. Il busto, opera dello scultore Marcello Mascherini, fuso presso la fonderia Railz di Moimacco, è stato collocato su mensole in pietra d’Aurisina. Mons. Antonio Santin, nato a Rovigno nel 1895, primogenito degli undici figli di Antonio e di Eufemia Rossi, lui marinaio e lei operaia in tabacchificio, frequentò le scuole prima a Rovigno e poi presso il ginnasio di Capodistria. Cominciò gli  studi teologici presso il seminario di Gorizia che nel periodo della prima guerra mondiale spostò la sua sede nel monastero cistercense di Stična. Ordinato presbitero nel 1918 dal vescovo di Trieste Andrea Karlin, fu incardinato nella diocesi d’origine, Parenzo-Pola. Il 5 maggio 1918 celebrò la prima messa a Vienna, essendo la famiglia internata in un campo profughi in quella regione. Ordinato vescovo di Fiume nel 1933, nel 1938 fu nominato vescovo delle diocesi unite di Trieste e Capodistria. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste, discusse delle stesse con Benito Mussolini, a difesa degli ebrei e di papa Pio XI, che era stato attaccato dal duce per aver difeso il popolo ebraico. Il 19 giugno 1947, in occasione della festa di San Nazario, subì una violenta aggressione a Capodistria. Il 13 luglio 1963 Papa Paolo VI lo insignì del titolo ad personam di arcivescovo. Si ritirò, secondo le nuove disposizioni del Concilio Vaticano II a cui partecipò, il 28 giugno 1975. Morì il 17 marzo 1981 ed è sepolto a Trieste, nella cattedrale di S. Giusto.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori