Coronavirus Covid-19: Coldiretti, vola il prezzo del grano, sorpassa il petrolio

Vola il prezzo internazionale del grano che nell’ultima settimana ha fatto registrare un ulteriore aumento del 6% alla borsa merci di Chicago, con la Russia che ha deciso di limitare le esportazioni dopo che la scorsa settimana le quotazioni del grano nel paese di Putin avevano raggiunto i 13.270 rubli per tonnellata, superando addirittura quello del petrolio degli Urali, che è sceso a 12.850 rubli per tonnellata. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti alla fine della settimana al Chicago Bord of Trade (Cbot), il punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole che secondo gli esperti continueranno a crescere. “Si tratta di scelte che – sottolinea la Coldiretti – dimostrano come i governi si stiano concentrando sull’alimentazione delle proprie popolazioni, mentre il virus interrompe le catene di approvvigionamento in tutto il mondo con timori di una crisi alimentare globale. In aumento anche il riso e la soia, il prodotto agricolo tra i più coltivati nel mondo, con gli Stati Uniti che si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti e la Cina che è la più grande consumatrice mondiale perché costretta ad importarla per utilizzarla nell’alimentazione del bestiame, in forte espansione con i consumi di carne. Una tendenza all’accaparramento che è confermata anche in Italia, dove nell’ultimo mese di emergenza sanitaria sono praticamente raddoppiati gli acquisti di farina (+99,5%) ma sono saliti del 47,3% quelli di riso bianco e del 41,9% quelle di pasta di semola, secondo una analisi della Coldiretti su dati Iro nelle ultime 5 settimane. “L’aumento delle quotazioni alla borsa di Chicago conferma che l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: in uno scenario di questo tipo, “l’Italia, che è il Paese con più controlli e maggiore sostenibilità, ne potrà trarre certamente beneficio ma occorre invertire la tendenza del passato a sottovalutare il potenziale agricolo nazionale”.

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