Bambini e cellulare: Parole O_Stili, un manuale per aiutare genitori e insegnanti sul corretto utilizzo di telefono e Internet

All’età di 4-10 anni il 12% dei minori è già in possesso di un cellulare, percentuale che aumenta all’86,4% se si considera la fascia 11-17enni. In questo contesto si inserisce “Il mio telefono”, il primo manuale per genitori e insegnanti realizzato da “Parole O_Stili”, il progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, che accompagnerà i più piccoli al loro primo approccio con lo smartphone.
Le 30 pagine spiegano i 10 principi del “Manifesto della comunicazione non ostile” con “un linguaggio semplice e immediato, alternando suggerimenti e consigli sul corretto utilizzo dello strumento e di Internet, con esercizi pratici per allenare subito la propria relazione con il mezzo: dal ruolo delle emoji al potere virale della rete, dalle conseguenze dell’hate speech al significato di cyberbullismo, dal meccanismo delle fake news alla pericolosità dei troll”, spiega una nota.
“Crediamo profondamente in questo manuale, perché è uno strumento pratico e concreto a sostegno di genitori e insegnanti nel difficile ruolo di guidare e affiancare i più piccoli nello sviluppo delle loro competenze digitali – afferma Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili –. Ricordiamo ai ragazzi che internet è un posto bellissimo, dove bisogna sapere sempre cosa fare e non fare. Per usare il telefono non servono conoscenze tecniche ma saper tenere connessi testa e cuore. Il manuale risponde a una necessità delle famiglie troppo spesso impreparate ad affrontare l’impegnativa sfida dell’educazione digitale dove virtuale è reale”.
Il manuale è il risultato di un lavoro che ha coinvolto docenti, genitori, educatori, sociologi, psicologi che da anni fanno parte della community di Parole O_Stili: ognuno ha contribuito grazie alle proprie competenze.
La stesura finale dei testi, invece, è stata affidata ad Annamaria Testa. In occasione del quarto incontro annuale dell’associazione  – 8 e 9 maggio a Trieste – verrà raccontato a una platea di insegnanti come utilizzarlo in classe per lavorare sullo sviluppo della coscienza digitale degli alunni.

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