Regno Unito: “Vivere nell’amore e nella fede”, studio commissionato dalla Chiesa anglicana sul tema della sessualità

(Londra) Un progetto importante, da un milione di sterline, oltre 1.180.000 euro, dedicato al tema della sessualità, che ancora interroga la Chiesa di Inghilterra. Questo pomeriggio il Sinodo generale, l’organo che guida la Chiesa di Stato inglese, riunito nella sede londinese di Church House, ascolterà una relazione, seguita da domande, su “Living in love and faith”, “Vivere nell’amore e nella fede”. Lo studio, avviato nel febbraio 2017, sempre al Sinodo, dovrebbe poi essere approvato definitivamente, dalla camera dei vescovi, il prossimo mese. Si tratta di “una serie di risorse che aiuteranno la Chiesa a imparare come questioni che riguardano l’identità umana, i rapporti, il matrimonio e la sessualità si inseriscono in una visione più ampia di che cosa voglia dire incarnare un modello cristiano di santità nella nostra cultura”. Così si legge sul sito web che la Chiesa d’Inghilterra ha deciso di dedicare al progetto. In tre anni quattro gruppi di lavoro, guidati dal vescovo di Coventry Christopher Cocksworth, hanno raccolto ottanta studi accademici e le storie personali di duecento persone eterosessuali e omosessuali. Anche se il progetto puntava a “dare voce alla comunità omosessuale e transgender”, in questi anni le polemiche non sono mancate. Un anno fa, infatti, una pastora transgender si è dimessa dal comitato di coordinazione dicendo che i gruppi Lgbti non erano rappresentati adeguatamente.

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