Cancro infantile: Fond. Soleterre, in Paesi a basso reddito bambini muoiono 4 volte di più. Nel 2020 un comitato scientifico internazionale

Il cancro è una delle principali cause di morte per i bambini, con 300mila nuovi casi diagnosticati ogni anno nella fascia di età compresa tra 0 e 19 anni. Lo rivela il dossier 2020 “Salute è giustizia sociale”, fotografia delle condizioni dell’oncologia pediatrica nel mondo realizzata dalla Fondazione Soleterre e presentato oggi in vista della Giornata mondiale contro il cancro infantile che si celebra ogni anno il 15 febbraio. Indagando le relazioni tra malattia, ambiente e condizioni economiche, rispetto all’indice di sviluppo umano, emerge che nei Paesi a basso e medio reddito i bambini malati di cancro hanno una probabilità quattro volte maggiore di morire di malattia rispetto ai bambini nei Paesi ad alto reddito. Questo perché persistono sistemi sanitari deboli dove le spese sono completamente a carico dei pazienti che non se le possono permettere e gli operatori sanitari incaricati delle loro cure mancano di una formazione specializzata in materia di diagnosi precoce e prevenzione. Il lavoro della Fondazione Soleterre ha dimostrato che intervenendo sui fattori strutturali che creano disuguaglianze, i tassi di sopravvivenza al cancro infantile migliorano: “In Ucraina – spiega il presidente Damiano Rizzi – aver lavorato proprio sul miglioramento del funzionamento dei sistemi sanitari e sulla sensibilizzazione della popolazione circa l’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione, ha fatto sì che, dal 2007 al 2017, i tassi di sopravvivenza al cancro infantile passassero dal 47 al 64% e in Costa d’Avorio dal 2004 al 2016 passassero dal 9 al 48%”. Di qui il progetto di un comitato scientifico internazionale euro-africano e multi-disciplinare, che possa coinvolgere i primari medici e gli esperti in diverse discipline in materia di benessere psico-sociale per mettere in rete 10 ospedali del mondo.

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