In un tempo segnato da conflitti, divisioni e smarrimento, i giovani sono chiamati a essere segni visibili di speranza, testimoni credibili di un Vangelo che unisce, libera e dona senso. Da qui la proposta del Meeting della Pastorale giovanile regionale della Conferenza episcopale campana (Cec) di inizio anno, che nasce dalla fusione del Meeting delle consulte e del convegno annuale. L’appuntamento – intitolato “Il coraggio di essere segno. Giovani missionari di giustizia e di pace” – è oggi a Napoli: un momento per conoscersi, discernere insieme e rinnovare il cammino. La scelta di Napoli non è casuale: città di mare e di incontro e custode di esperienze diocesane di rigenerazione comunitaria. In particolare si conosceranno i gruppi giovanili della cooperativa “la Paranza” e del Muud (Museo diocesano diffuso di Napoli), segni concreti di una pastorale che sa generare vita nuova, dando anche a tutti la possibilità di conoscere la città con delle speciali visite guidate.
“Questo convegno – l’invito di mons. Carlo Villano, vescovo delegato della Cec per i giovani – desidera incoraggiare a essere una Chiesa-barca che prende il largo, come quella di san Paolo che approdò a Pozzuoli, per portare l’annuncio del Vangelo sulle rive del Mediterraneo e oltre. È un invito a camminare insieme, vescovi, presbiteri, laici e giovani” per “ascoltare la voce dei ragazzi e le loro domande, discernere nuovi percorsi di giustizia, pace e fraternità, formare educatori capaci di accompagnare, annunciare con gioia che Cristo è l’Amore che salva e invia”.
Il Meeting, rivolto a tutti i collaboratori di Pg, agli educatori, ai presbiteri, vuole accendere il desiderio di essere missionari del Vangelo, capaci di contagiare le nostre comunità con entusiasmo e testimonianza.