(Bruxelles) Maros Sefcovic, commissario Ue al commercio, illustra la proposta della Commissione che sospenderebbe le preferenze tariffarie accordate a Israele sulla base dell’Accordo di associazione. Tali proposte andrebbero a influire sulla libera circolazione di beni, sulle forniture di servizi e sugli appalti pubblici. Le importazioni da Israele perderebbero condizioni preferenziali e saranno soggette a dazi. “Deploriamo questa misura”, dice lo stesso Sefcovic, “ma riteniamo sia giusto e proporzionato vista la crisi umanitaria a Gaza. Il Consiglio Ue dovrà ora decidere a maggioranza qualificata” sulla proposta della Commissione, e “il Parlamento europeo verrà debitamente informato”. L’Ue punta al libero accesso per gli aiuti umanitari a Gaza, al rilascio degli ostaggi israeliani, all’immediato cessate il fuoco e alla situazione a due Stati. Sefcovic precisa: “Israele ha bisogno di sicurezza. Il popolo palestinese ha bisogno di aiuti e di vera dignità”. Occorre considerare che l’Unione europea è il primo partner commerciale di Israele.
Sul tema interviene anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: “Gli orribili eventi che si verificano quotidianamente a Gaza devono cessare. È necessario un cessate il fuoco immediato, un accesso illimitato a tutti gli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi tenuti da Hamas”. L’Ue “rimane il principale donatore di aiuti umanitari e un incrollabile sostenitore della soluzione dei due Stati. Riflettendo su questi impegni di principio e tenendo conto dei gravi sviluppi recenti in Cisgiordania, proponiamo di sospendere le concessioni commerciali con Israele, sanzionare i ministri estremisti e i coloni violenti e sospendere il sostegno bilaterale a Israele, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem”.